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Crescenzo d’Argento agli Europei: “Volevo l’Oro ma questa medaglia è una conferma per il ritorno nella mia categoria”

Tutta la gara di Angelo Crescenzo e i programmi per il futuro.

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Gaziantep (Turchia) – Terzo argento continentale nel Kumite per Angelo Crescenzo, dopo quelli conquistati a Novi Sad nel 2018 e Guadalajara nel 2019. Queste le parole dell’atleta sarnese in esclusiva per Karateka.it:

È la prima delle tre gare obiettivo del 2022. L’obiettivo di questo primo appuntamento era di arrivare
in finale e conquistare l’oro. Oro che è mancato per poco.

Conquistare una nuova finale per me ha un valore importantissimo, non è scontato e in questa
competizione Europea. Abbiamo visto tantissimi giovani che hanno fatto la differenza e hanno
strappato medaglie importanti.

È stato sicuramente un bel percorso; resta un po’ il rammarico per questa finale e soprattutto questa
medaglia d’oro che manca nel mio palmares, ma c’è ancora tempo e sono convinto che arriverà
anche questa conquista
.”

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Le eliminatorie hanno visto il percorso netto di Angelo fino alla finalissima: nel primo round del suo
girone di qualificazione ha battuto Kjetil Waber (Svizzera) 4-0; poi ha sconfitto lo slovacco Dominik
Imrich col punteggio di 4-2 e infine il croato Noa Rumenjak (5-1).

“Le eliminatorie sono state molto emozionanti, affrontare atleti giovani significa sempre mettersi in
gioco e confrontarsi con modi di fare nuovi, un po’ fuori dalle righe.

Mi sono divertito tantissimo, ci sono state azioni anche spettacolari e risultati netti fino alla finale di
pool dove a 35” dalla fine il mio avversario, che era in vantaggio 3-1, sul mio pressing è finito fuori dal
tatami ed è stato squalificato.”

Nella pool dei vincitori dei quattro gironi, Crescenzo ha affrontato l’israeliano Ronen Gehtbarg,
aggiudicandosi l’incontro per 3-1, ma ha dovuto cedere il passo in finale al turco Eray Samdan,
beniamino di casa.

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La finale è stata sicuramente l’incontro più teso, contro Eray, padrone di casa e detentore del titolo
europeo.

Sapevo che sarebbe stata una battaglia intensa. Ci siamo rincorsi negli ultimi anni, in giro per il
mondo, fin dalla qualificazione olimpica che mi sono aggiudicato io.


Questa volta è spettata a lui la vittoria, con il risultato di 1-0. È stato un incontro molto teso, sapevamo entrambi che ogni errore l’avremmo pagato caro e questo errore è toccato a me, quando ho perso la pazienza e mi sono lanciato in questo attacco fuori distanza.”

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Ma i grandi atleti si vedono anche da come riconoscono e affrontano i propri errori e Angelo è già
concentrato sui prossimi appuntamenti: “Sono contento di essere arrivato fin qua, è un risultato
importante e ora guardiamo avanti.

Ci sono queste tre gare molto ravvicinate e abbiamo seguito una preparazione molto intensa. La
prima, quella degli Europei, si è conclusa. Ora ci aspettano i Giochi del Mediterraneo (dal 25 giugno –
Albania) e poi i World Games, a Birmingham (USA), competizione a cui non ho mai partecipato e sono
contento di essere tra i primi a essersi qualificati
e sicuramente darò il massimo per portare a casa il
miglior risultato possibile.”

A quasi un anno dall’esperienza olimpica, abbiamo chiesto ad Angelo se abbia riscontrato differenze
nelle gare disputate quest’anno:
“Questo è stato un europeo molto particolare, guardando al trend generale della gara.
Abbiamo approcciato una gara che un po’ si discosta dagli ultimi anni di competizioni.

A parte il fatto che europei e mondiali fossero inseriti nel percorso di qualificazione olimpica, la
differenza si è vista sia nel numero dei partecipanti, sia nella loro età.

Tante nazioni si sono trovate ad affrontare un cambio generazionale e tanti “big” sono rimasti fuori. E anche dando uno sguardo alle categorie, gli atleti più giovani hanno fatto bene in quasi tutte.

È un po’ quello che mi sono ritrovato ad affrontare anche io appena dopo il sorteggio della mia
categoria: negli incontri dell’eliminatoria ho avuto modo di incontrare quattro atleti sconosciuti, che
non avevano preso parte al percorso di qualificazione olimpica né avevano un’esperienza
internazionale ma che si sono presentati già al primo appuntamento, pronti a dire la loro.”



I risultati di alto livello raggiunti da Angelo e dalla nazionale azzurra si devono al grande e costante
impegno nella preparazione di ogni gara:

“Questa, come sempre, è stata una gara obiettivo per noi italiani. In questi mesi si sono susseguiti
numerosi raduni interforze con la nazionale e abbiamo avuto modo di lavorare in modo intenso con il
nuovo staff tecnico e la nuova direzione tecnica della federazione.

Io ho anche avuto modo di preparami nella mia palestra d’origine, lo Shirai Club di San Valentino Torio, per affrontare al meglio questo percorso. Non ci resta che augurare buon lavoro ad Angelo e a tutti gli azzurri in vista dei Mediterranean Games, sempre pronti a fare il tifo e a far sentire loro tutto il nostro calore, anche a distanza.”

 

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