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Azzurri alle Olimpiadi: Il punto LIVE con Coach Figuccio

Il punto, in esclusiva, sulla partenza degli Azzurri verso Tokyo!

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Ci siamo, il team di karate è ufficialmente partito alla volta del Giappone. I cinque qualificati saranno coadiuvati da alcuni colleghi per massimizzare gli allenamenti, oltre che ovviamente dai coach.

L’ultima fase della preparazione si svolgerà a Gotemba, città ai piedi del Monte Fuji e che da anni ha stretto una collaborazione con la Fijlkam.

Sarà importante soprattutto per far ambientare gli atleti, chiamati a disputare la gara più importante della loro vita.

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Buone sensazioni prima della partenza, tutti carichi a pallettoni per un’avventura che si preannuncia storica.

Per fare il punto della situazione abbiamo contattato Vincenzo Figuccio, coach della Nazionale e, in particolare, di Mattia Busato.

Il karateka castellano è una delle papabili medaglie per quanto riguarda il kata e con il suo coach ha condiviso una lunga qualifica olimpica.


– Coach, in che condizioni arriva Mattia a questo evento?

 “Alla grande, non l’ho mai visto così forte come in questo periodo. Le sensazioni sono positivissime, è stato portato avanti un grande lavoro di preparazione atletica e tecnica, fatto di perfezionamenti continui.

Ci troviamo di fronte ad un’atleta maturo, con la giusta esperienza e ormai alla ribalta da più di sette anni.

Giocheremo le nostre carte a viso apertissimo, consapevoli che siamo di fronte ad un’occasione unica e che quindi non si può sprecare”.


– Assieme a Mattia ci sarà Alessandro Iodice, suo collega ed amico. E’ un inserimento per permettere al campione castellano di essere ancora più a suo agio? 

” Assolutamente sì, ci sono più fattori che ci hanno indotto a fare questa scelta. Uno di questi è sicuramente il fatto di aver creato, in questi quattro anni, un gruppo di lavoro fantastico. Tra tutti i ragazzi in Nazionale si è creato un legame di stima e amicizia, si vede proprio che ci si vuole bene.

La figura di Alessandro sarà fondamentale per far sì che Mattia possa condividere dei momenti di confronto e anche di svago con un suo coetaneo e compagno di percorso. Ci aiuterà tantissimo anche durante gli allenamenti, un occhio in più è sempre bene averlo.

E poi è un ragazzo equilibrato, attento, focalizzato sull’obiettivo, lo stesso Mattia nutre molta stima nei suoi confronti.

Sarò ripetitivo, ma questo è il frutto del clima che abbiamo instaurato in questi anni: ne dobbiamo andare orgogliosi”.

– C’è preoccupazione per la situazione presente in Giappone, ovviamente legata al Covid? 

“Da parte nostra ci sarà sicuramente attenzione, i ragazzi sono sereni e anche noi dello staff stiamo cercando di tenere il clima più positivo possibile.

Le informazioni che ci arrivano non sono confortanti, una serie di eventi da tenere in seria considerazione.

Cercheremo di concludere la preparazione in maniera oculata, seguendo scrupolosamente quello che è il protocollo sanitario.

Ciò che è certo è che non vediamo l’ora di gareggiare, siamo sereni e pronti a questa grandissima manifestazione.

I primi cinque/sei giorni saranno dedicati all’ambientamento riguardo il fuso orario, il nostro obiettivo è cercare di mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per esprimersi al 100%”.


– Ci troviamo di fronte a cinque papabili atleti da medaglia. Con che aspirazioni parte la spedizione azzurra del karate? 

“Ritengo che il nostro gruppo possa avere le carte in regola per raggiungere il podio in ogni categoria. In alcune ci può essere una percentuale un po’ più alta, ma noi ci presentiamo con una squadra molto forte sulla carta.

Consideriamo che Luigi Busà si presenta da numero uno al mondo (vista la squalifica di Asgari per doping, ndr), Angelo Crescenzo è secondo nei -60 kg, Viviana Bottaro e Mattia Busato sono tra i primi quattro del globo, mentre Silvia Semeraro ha dimostrato a Parigi di essere molto competitiva.

Saranno delle battaglie nel vero senso della parola: noi siamo pronti per puntare all’obiettivo più nobile”.

 

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