La sindrome da sovrallenamento o Bournout si manifesta in caso di stress prolungato ed è presente soprattutto nell’ambiente di lavoro o sportivo.
Scopri che cos’è e perché anche il Karateka può soffrirne.
- Stress e adattamento – Sintomi del burnout
- Prevenzione
- Bibliografia
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Stress e Adattamento
Che il corpo venga messo sotto stress dopo un allenamento è chiaro a tutti, basti pensare ai DOMS (delayed onset muscle soreness) che spesso sopraggiungono a qualche ora di distanza da un esercizio fisico intenso.
Lo stress indotto dall’attività fisica non interessa solamente i muscoli, l’affaticamento interessa anche il sistema nervoso, il sistema immunitario e quello metabolico. Alcune conseguenze sono accumulo di metaboliti, alterazione ormonale e abbassamento delle riserve saline ed energetiche, conseguenze che sono proporzionali a intensità, durata e volume dell’esercizio.
Quando l’organismo è sottoposto ad una situazione di stress si alterano le secrezioni di adrenalina, noradrenalina e cortisolo per riuscire a far fronte all’agente stressante. Se si mantiene nel tempo e si supera la capacità di adattamento dell’organismo, l’atleta non sarà capace di affrontare adeguatamente nuovi sforzi.
Durante il riposo l’organismo inizia il suo processo di recupero delle condizioni iniziali e allo stesso tempo cerca di adattarsi per sopportare un maggior carico di stress. Questi adattamenti positivi appartengono al meccanismo di supercompensazione, che ci permette di migliorare dopo ogni allenamento.
La supercompensazione avviene solo con un adeguato periodo di riposo.
Lo sbaglio nella calibrazione del carico di lavoro di un allenamento e dei suoi tempi di recupero può portare ad uno stato di fatica cronica, noto come burnout o sindrome da sovrallenamento.
Il burnout o overtraining syndrome è una patologia che porta ad una progressiva perdita di performance dell’atleta.
La causa principale è una errata programmazione dell’allenamento, ma altri fattori possono incidere e portare a questa patologia: squilibri nutrizionali, infortuni, infezioni o importanti stress psicologici possono inficiare nello stato di forma dell’atleta, nonostante un’ottima programmazione dell’allenamento.

Di cosa parleremo:
Il burnout può portare a mancanza di motivazione, spossatezza e insoddisfazione nel praticare un’attività che in precedenza dava piacere. Tutto ciò può generare in un abbandono dello sport da parte dell’atleta.
Siamo portati a pensare che la sindrome da sovrallenamento possa colpire solo neofiti o praticanti meno esperti, non è così. Purtroppo è un fenomeno molto comune anche fra gli atleti professionisti. La continua esposizione a gare, competizioni e giudizi non è sempre facile da reggere.
Sintomi
Il sovrallenamento può essere visto come l’incapacità dell’organismo a tornare ad una condizione di normale equilibrio.
La sintomatologia è di tipo fisico sia psichico:
- Disturbi del sonno
- Disturbi dell’umore
- Disturbi dell’appetito e perdita di peso
- Alterazione della frequenza cardiaca a riposo e in allenamento
- Variazione dei livelli della pressione arteriosa
- Riduzione dell’efficacia del sistema immunitario
- Peggioramento delle prestazioni
- Disturbi gastrointestinali
- Fatica generalizzata
- Mancanza di autostima
Purtroppo anche in presenza di alcuni di questi sintomi arrivare alla diagnosi non è semplice.
I sintomi del burnout si presentano quando la patologia è ormai già presente.
Quando si arriva a questo punto non solo il rischio di infortuni aumenta esponenzialmente, ma il recupero necessario può durare mesi. La miglior cura è la prevenzione.
Prevenzione
Per ridurre al minimo i rischi di incorrere nel sovrallenamento è necessario affidarsi ad un buon allenatore, che sappia monitorare la fatica e rivedere il carico di lavoro quando necessario.
Gli allenamenti devono essere fatti in condizioni fisiche ottimali, in caso contrario il rischio è quello che lo sforzo porti ad un peggioramento dello stato di salute ed un allontanamento dall’attività fisica con tempi maggiori.
Il riposo è parte integrante dell’allenamento.
Dormire in maniera adeguata è fondamentale, il sonno aiuta mente e corpo a rigenerarsi e a recuperare le forze.
La nutrizione gioca un ruolo importante, è fondamentale idratarsi correttamente e seguire un’alimentazione sana.
La salute psicologica dell’atleta è altresì importante, ci si può rivolgere ad uno psicologo dello sport in caso di necessità.
In conclusione, per non incorrere nella sindrome del sovrallenamento è necessario mantenere un equilibrio tra allenamento e recupero, così come in qualsiasi altro aspetto della vita.
BIBLIOGRAFIA
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Bellissimo articolo che tratta un tema delicatissimo ed estremamente sottovalutato. Dentro e fuori il tatami. Complimenti all’autrice!
Grazie Nicola!