I Campionati Mondiali di Karate, lo sappiamo bene, rappresentano uno degli eventi più prestigiosi nel
mondo delle arti marziali e riuniscono i/le migliori karateka da tutto il mondo.
Organizzati dalla World Karate Federation (WKF), l’organismo di governo mondiale per il karate,
l’edizione 2023 si è tenuta nella città di Budapest, capitale dell’Ungheria, dal 25 al 29 di Ottobre.
Menu articolo
Un po’ di storia
I Campionati Mondiali di Karate sono stati istituiti nel 1970, con la prima edizione che si è tenuta a
Tokyo, in Giappone. Da allora, l’evento si è svolto a intervalli regolari, con atleti di tutto il mondo che
si sono dati battaglia per il titolo di campione del mondo. Nel corso degli anni, i Campionati Mondiali
di Karate sono cresciuti in popolarità e importanza, diventando un trampolino di lancio per i karateka
di talento.
L’importanza dei Campionati Mondiali di Karate
I Campionati Mondiali rappresentano un’occasione importante di promozione del Karate perché
contribuiscono a far conoscere il karate come disciplina sportiva e come forma d’arte marziale.
Attraggono l’attenzione dei media e del pubblico, portando al karate la visibilità che merita.
I Campionati Mondiali di Karate sono un vero e proprio melting pot di culture, con atleti provenienti
da tutto il mondo. Inoltre, sono l’occasione per vedere confrontarsi decine di atleti e atlete che, grazie
al karate, sono riusciti ad andare oltre le loro “disabilità”, dimostrando grande impegno e forza di
volontà. Questo evento promuove la diversità e l’inclusione attraverso lo sport.
Le diverse categorie in gara
I Campionati Mondiali di Karate comprendono diverse categorie di competizione:
- Kata, che divide gli atleti per genere (maschile e femminile);
- Kumite, che suddivide gli atleti non solo per genere (maschile e femminile), ma anche per fasce di
peso; - Kumite e Kata a squadre (sempre maschile e femminile).
Le azzurre e gli azzurri a Budapest 2023
Passiamo ora dai campioni di ieri a quelli di oggi.
La squadra che ha rappresentato l’Italia al mondiale WKF di Budapest 2023 ha visto calcare il tatami
da:
- Terryana d’Onofrio – Kata Femminile, sia individuale che a squadre
- Elena Roversi – Kata Femminile squadre
- Michela Rizzo – Kata Femminile squadre
- Alessandra Mangiacapra – Kumite Femminile -61 Kg e a squadre
- Veronica Brunori – Kumite Femminile -55 Kg
- Erminia Perfetto – Kumite Femminile -50 Kg
- Clio Ferracuti – Kumite Femminile +68 Kg
- Silvia Semeraro – Kumite Femminile -68 Kg e a squadre
- Pamela Bodei – Kumite femminile a squadre
- Benedetta Belotti – Kata K10
- Federica Yakimashko – Kata K21
- Andrea Minardi – Kumite a squadre
- Michele Martina – Kumite Maschile -84 Kg e a squadre
- Matteo Fiore – Kumite a squadre
- Luca Maresca – Kumite a squadre
- Matteo Avanzini – Kumite a squadre
- Simone Marino – Kumite Maschile 84+ Kg e a squadre
- Alessio Ghinami – Kata a squadre
- Alessandro Iodice – Kata a squadre
- Gianluca Gallo – Kata a squadre
- Mattia Busato – Kata individuale
- Angelo Crescenzo – Kumite Maschile -60 Kg
- Lorenzo Pietromarchi – Kumite Maschile -75 Kg
- Gianluca De Vivo – Kumite Maschile -67 Kg
- Mattia Alesina – Kata K21
- Daniele Montanari – Kata K21
- Daniele Alfonsi – Kata K21
- Valerio di Cocco – Kata K30
A partire dalle fasi eliminatorie che hanno avuto inizio martedì 24 Ottobre 2023 presso la László
Papp Budapest Sports Arena di Budapest, la ventiseiesima edizione dei mondiali targati WKF ha
messo a dura prova le atlete e gli atleti azzurri, dando risalto alle loro qualità e alla loro voglia di
vittoria.
I risultati
Vediamo adesso quelli che sono stati i risultati della nostra delegazione a Budapest:
Nel Kata femminile, Benedetta Belotti con il suo kata si aggiudica un importante quinto posto nella categoria K10 e una strepitosa Federica Yakimashko, conquista una meritatissima medaglia di Bronzo nella K21.
Daniele Montanari e Daniele Alfonsi si attestano rispettivamente al settimo e al quinto posto nella categoria Kata K21.
Valerio di Cocco conquista una prestigiosa medaglia d’Argento nella Kata K30 e stesso gradino del podio spetta anche a Mattia Alesina nella Kata K21.
Nel Kata Maschile, Mattia Busato, tra i primi di pool in tutte le fasi eliminatorie, si è scontrato contro il rivale giapponese Nishima Kakeru che, con uno scarto minimo, è riuscito a fermare la corsa per la medaglia
dell’azzurro.
Mattia torna a casa dal Mondiale con un quinto posto ma con il riconoscimento di un grande lavoro, confermato dal tecnico nazionale M° Vincenzo Figuccio.
Per il kata femminile, Terryana d’Onofrio scala la classifica delle fasi eliminatorie e riesce a vincere
sull’avversaria turca Bozan Dilara, conquistando il terzo gradino del podio e la medaglia di
Bronzo.
Grazie a lei abbiamo potuto assistere alla preparazione pre-gara e abbiamo scoperto cosa significa
allenare mente e corpo, emotività e tecnica in vista di una gara così importante.
Se te lo sei perso, corri sul nostro profilo Instagram per rivedere il percorso di Terryana.
Altro successo arriva dal Team maschile di kata che, con Alessio Ghinami, Alessandro Iodice e
Gianluca Gallo, ha saputo trasformare un’ottima gara in un importante medaglia di Bronzo che, con il
nuovo regolamento in vigore dal 2024, qualifica direttamente la squadra al prossimo Mondiale.
Ancora più importante il successo del Team femminile di kata. Sul tatami abbiamo visto Terryana
d’Onofrio, Elena Roversi e Michela Rizzo scaricare a terra tutta la loro bravura con il loro Ohan Dai
che gli è valso la medaglia d’Argento e, anche per loro, la qualificazione per il prossimo Mondiale.
Veniamo ora al kumite.
Una serie di incontri che, senza esclusione di colpi, ha visto alternarsi sul tatami i nostri migliori
Karateka.
Per il kumite femminile, Alessandra Mangiacapra si ferma al terzo incontro, scontrandosi con l’atleta
algerina Midi Chaima, dopo due ottimi round.
Per Veronica Brunori lo stop arriva al secondo round, contro la lettone Marija Luize Muizniece.
Silvia Semeraro trova sbarrata la via verso la medaglia dalla francese Alizee Agier e si ferma al terzo
round. Insieme a Pamela Bodei e Alessandra Mangiacapra, ha provato poi ad aggiudicarsi il podio nel
kumite a squadre, fermandosi al primo round contro la Slovacchia.
Mondiale sfortunato per le nostre atlete ma le gare non sono finite e il lavoro è ancora tanto.
Auguriamo loro grandi risultati futuri.
Clio Ferracuti ha disputato un’ottima gara che l’ha vista raggiungere il quarto round nel proprio pool,
purtroppo perdere l’incontro contro la rappresentante spagnola ma ugualmente qualificarsi alla finale
per il Bronzo. Finale che ha disputato contro la kazaka Sofya Berultseva e che ci ha lasciato con il
fiato sospeso fino alla fine, anzi no, fino a dopo l’incontro. Si, perché l’incontro è terminato in parità
(4-4) ma, poiché Clio ha raggiunto i pareggio grazie ad un Ura Mawashi Geri, l’Ippon assegnatole le
ha dato il vantaggio sull’avversaria e le ha permesso di conquistare una meritatissima medaglia di
Bronzo.
Infine, Erminia Perfetto che, dopo aver superato le fasi eliminatorie con ottimi risultati, conquista la
finale per l’Oro e incontra prima la Cina e poi il Kazakhstan. L’atleta kazaka Moldir Zhanbyrbay non si
lascia superare dalla nostra Erminia che, però, combatte egregiamente e si aggiudica un’importante e
meritata medaglia d’Argento.
Passiamo ai ragazzi del kumite maschile.
Simone Marino trova la strada sbarrata dopo il secondo incontro ma lo ritroveremo di nuovo sul
tatami nella squadra di kumite.
Gianluca De Vivo vince i prime tre round di eliminazione, perde il quarto ma viene ripescato e si
aggiudica un settimo posto.
Percorso simile anche per Lorenzo Pietromarchi che, però, non supera l’incontro del ripescaggio e si
attesta al nono posto.
Infine, l’inarrestabile Angelo Crescenzo che, con quattro vittorie raggiunge la finale per il Bronzo e lo
conquista, vincendo contro l’atleta Kazako Alpysbay Kaisar.
Ultimi, ma non per importanza, i ragazzi del Team kumite che ci hanno fatto vivere un mondiale al cardiopalma.
Andrea Minardi, Michele Martina, Matteo Fiore, Luca Maresca, Matteo Avanzini e Simone Marino si
sono succeduti sul tatami arrivando a vincere contro il Giappone (3-2) ma scontrandosi contro una
forte Giordania (0-3).
Ma il mondiale dei nostri atleti non era ancora finito. Ripescati, ripartono all’attacco prima contro il
Kosovo (vincendo 3-0) e poi contro la Slovacchia (aggiudicandosi l’incontro per 3-1). Questa vittoria
vale la qualificazione alla finale per il Bronzo che vincono contro l’Azerbaijan.
Portandoci nel medagliere come secondi per numero di medaglie, solo dopo l’Egitto.
Un grande risultato che anche il Presidente della commissione atleti WKF e vice presidente settore
karate FIJLKAM, Davide Benetello, ha elogiato, sottolineandone l’importanza anche in vista della
sfida che attende l’Italia il prossimo anno. Il 2024 infatti vedrà la federazione italiana impegnata
nell’organizzazione dei Campionati Mondiali Giovanili.
Un grande risultato che anche il Presidente della commissione atleti WKF e vice presidente settore
karate FIJLKAM, Davide Benetello, ha elogiato, sottolineandone l’importanza anche in vista della
sfida che attende l’Italia il prossimo anno. Il 2024 infatti vedrà la federazione italiana impegnata
nell’organizzazione dei Campionati Mondiali Giovanili.
Alla prossima competizione!
Ringraziamo i nostri sponsor Progame, KO, Bella & Bona, CSF Studio, Text Yess! e il Media Partner Adidas Combats Sports Mondo per averci accompagnati in questa avventura.
Foto di copertina: Sanan Maharramov @KarateGallery