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Campioni figli di Maestri/Campioni

Lucio Maurino, Maniscalco Stefano, Luca Valdesi, Busà Luigi, Roberta Sodero: questi sono solo alcuni dei grandi campioni di karate che hanno seguito le orme dei loro genitori, tutti maestri o campioni di karate. Il supporto e la guida dei propri genitori hanno giocato un ruolo fondamentale nel loro successo sportivo?
Non è un caso che molti dei campioni sportivi abbiano un genitore che conosce bene la disciplina in cui si stanno cimentando. I genitori hanno un impatto significativo sulla vita dei propri figli, soprattutto quando si tratta di scegliere un’attività sportiva.
In molti casi, i genitori dei campioni sono stati atleti di successo o hanno avuto esperienze sportive significative che hanno loro permesso di comprendere meglio le necessità dei propri figli.
Ma anche no…
Tuttavia, non tutti i figli dei campioni seguono le orme dei propri genitori.
Ci sono molte ragioni per questo, come la libertà di sviluppo personale e l’influenza di altre figure significative nella vita dei giovani atleti. Inoltre, alcuni genitori campioni sportivi possono essere più consapevoli dei rischi della specializzazione precoce in un singolo sport e possono preferire lasciare ai propri figli maggior spazio di scelta e opportunità.
In alcuni casi, i figli campioni, ottengono una formazione accademica nel campo delle scienze motorie e dello sport, il che significa che possono comprendere meglio le esigenze del proprio figlio, quando genitori, in termini di formazione sportiva e personale. Possono essere più attenti alla necessità di una formazione completa e equilibrata, che non si limiti alla specializzazione precoce in un singolo sport.
Tuttavia, non sempre i figli dei campioni che hanno una formazione accademica nel campo delle scienze motorie e dello sport seguono le orme dei propri genitori. Molto spesso, questi giovani scelgono di dedicarsi a discipline completamente diverse. Questo può essere dovuto al desiderio di sviluppare una propria identità, al desiderio di esplorare altre opportunità o all’influenza di altre figure significative nella loro vita. In ogni caso, l’importante è che i genitori supportino le scelte dei propri figli e li aiutino a perseguire i loro sogni.
Il ruolo di un genitore maestro o campione è fondamentale nello sviluppo di un giovane atleta. Essi possono fornire supporto tecnico, allenamento, motivazione e sostegno emotivo per aiutare il loro figlio a raggiungere i loro obiettivi sportivi.
Inoltre, i genitori che conoscono la disciplina sportiva possono offrire un’esperienza unica di crescita atletica e personale ai loro figli, in quanto hanno già affrontato le sfide e le difficoltà che un giovane atleta potrebbe incontrare lungo il percorso. Possono fornire un’educazione più completa e una guida più mirata, grazie alla loro conoscenza approfondita del mondo dello sport.
5 requisiti del Campione

Secondo la mia personale esperienza di tecnico di Karate per fare un campione (di qualsiasi sport) servono:
- Doti fisiche idonee alla disciplina (un atleta di 1,58 cm difficilmente giocherà in NBA)
Nel Karate - Doti tecniche
- Doti tattiche, intelligenza tattica
- Resilienza, capacità di un individuo di affrontare situazioni difficili, di superare ostacoli e di adattarsi alle sfide dell’atleta, anche in presenza di eventi stressanti o traumatici
- La presenza genitoriale: presenti ma non pressanti.
Se vuoi diventare un campione devi scegliere i genitori con grande attenzione
Per-Olaf Astrand
Ed ecco la nostra connessione con il genitore allenatore/praticante/ex campione…
Quali vantaggi nel genitore stesso sport

Spesso il genitore presente e cosciente porta un supporto maggiore di chi acerbo della disciplina sportiva scelta dal figlio.
Da un lato, avere un genitore praticante o allenatore può fornire al giovane atleta l’opportunità di osservare e apprendere da un modello di riferimento esperto, che può fornire consigli e istruzioni personalizzate per migliorare la sua tecnica e il suo stile di gioco. Inoltre, il genitore può avere un’esperienza di prima mano delle sfide e delle opportunità della pratica sportiva, che può condividere con il giovane atleta per aiutarlo a sviluppare le sue capacità.
D’altro canto, la presenza del genitore come praticante o allenatore della stessa disciplina può creare anche alcuni rischi e problemi. Ad esempio, il giovane atleta potrebbe sentirsi sotto pressione per soddisfare le aspettative del genitore, o potrebbe essere esposto a conflitti o situazioni imbarazzanti quando il genitore svolge il ruolo di allenatore o di arbitro.
Inoltre, la presenza del genitore come praticante o allenatore della stessa disciplina potrebbe anche limitare la libertà e l’autonomia del giovane atleta, impedendogli di esplorare altre opzioni o di sviluppare la propria identità sportiva.
In sintesi, la presenza di un genitore praticante o allenatore della stessa disciplina può essere un aiuto per diventare un atleta di successo, ma è importante che il genitore non imponga le proprie aspettative o limiti la libertà e l’autonomia del giovane atleta. L’importante è che il giovane atleta possa godere della pratica sportiva e sviluppare il proprio talento in un ambiente sano e motivante.
In conclusione, il supporto di un genitore maestro o campione può essere di grande aiuto per un giovane atleta, ma non è l’unico fattore che contribuisce al successo nello sport. La scelta di perseguire una determinata disciplina sportiva rimane sempre una decisione personale che deve essere presa in base ai propri interessi e alle proprie aspirazioni. Tuttavia, il supporto e la guida di un genitore che ha già attraversato il mondo dello sport può essere un grande vantaggio per coloro che cercano di raggiungere i loro obiettivi sportivi.
Ma come si può spiegare questo legame tra un grande campione e un genitore maestro o ex campione?
Secondo uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista “Frontiers in Psychology”, la presenza di un supporto genitoriale in grado di offrire una guida esperta e un’attenzione costante ai propri figli atleti può essere un fattore chiave nella loro formazione e nella loro carriera sportiva.
In particolare, il rapporto tra un atleta e il proprio genitore maestro o ex campione può influenzare diversi aspetti del percorso sportivo, come la motivazione, la disciplina, l’etica del lavoro, la conoscenza tecnica e tattica della disciplina, la capacità di gestire le emozioni e la pressione, nonché la creazione di un ambiente positivo e di supporto intorno all’atleta.
Il campione di tennis Rafael Nadal ha spesso parlato del ruolo dei suoi genitori nel supportare la sua carriera. In un’intervista del 2017, Nadal ha affermato:
“I miei genitori sono stati molto importanti nella mia vita sportiva, soprattutto nei primi anni. Mi hanno permesso di praticare lo sport che amavo e mi hanno sempre sostenuto, indipendentemente dal risultato”.
Nadal Rafael
Anche la campionessa di ginnastica Simone Biles ha parlato del sostegno dei suoi genitori nella sua carriera sportiva. In un’intervista del 2016, Biles ha detto:
“Mia madre mi ha sempre sostenuta e mi ha sempre dato l’opportunità di fare ciò che amo. Senza di lei, non sarei qui oggi”.
Simone Biles
Il campione di basket Kobe Bryant ha anche parlato del ruolo dei suoi genitori nella sua carriera sportiva. In un’intervista del 2015, Bryant ha detto:
“I miei genitori sono stati molto importanti nella mia carriera. Mi hanno sempre sostenuto e mi hanno dato il coraggio di perseverare nei momenti difficili”.
Kobe Bryant
Ad esempio, la tennista britannica Heather Watson ha parlato della pressione eccessiva dei suoi genitori nella sua carriera. In un’intervista del 2016, Watson ha detto:
“Mia madre mi ha sempre fatto sentire in colpa se perdevo un match. Ho sempre sentito la pressione dei miei genitori e ho lottato per gestirla”.
Heather Watson
Anche il campione di golf Tiger Woods ha parlato della pressione dei suoi genitori nella sua carriera. In un’intervista del 2017, Woods ha detto:
“Mio padre mi ha sempre fatto sentire la pressione di vincere, e questo mi ha creato molta ansia e stress”.
Tiger Woods
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Allora, cari amici, ricordate sempre che il successo non è una meta da raggiungere, ma un percorso da percorrere. Non c’è una formula magica per raggiungere il successo, ma ci sono alcune qualità che possono portarvi lì: perseveranza, passione, curiosità e, soprattutto, la volontà di imparare dai vostri errori. Non arrendetevi mai ai primi ostacoli, perché la sfida sta proprio nell’affrontarli e superarli. Siate sempre umili e rispettosi, non solo con gli altri, ma anche con voi stessi, e non dimenticate mai che la felicità non si trova solo nel successo, ma anche nella condivisione delle vostre esperienze con le persone che amate.