La Premier League di Istanbul ha segnato il ritorno alle gare per tutto il karate, a più di un anno di distanza dalla competizione di Salisburgo.
Il bottino della spedizione azzurra può vantare due ori (Silvia Semeraro e Luigi Busà) e quattro bronzi (Michele Martina, Terryana D’Onofrio, Carola Casale e Clio Ferracuti), a cui si aggiungono le buone prove di Sara Cardin e Mattia Busato, usciti ad un passo dalle finali per le medaglie.
In Turchia era presente anche Davide Benetello, Consigliere Nazionale per il settore karate sotto la presidenza di Domenico Falcone, che ricopre anche un importante ruolo nella WKF. Lo abbiamo intercettato al termine delle finali di domenica scorsa.
Davide, possiamo parlare di un ottimo ritorno alle gare per l’Italia. É d’accordo?
«Certamente, siamo riusciti ad organizzare tutto nei minimi dettagli con la WKF. I nostri atleti hanno poi risposto benissimo, nonostante sia arrivato un team ridotto nei numeri.
Ho visto i ragazzi motivati, come è giusto che sia quando si compete ad alti livelli, ma soprattutto preparati per ciò che avverrà nei prossimi mesi.
Mi aspettavo una buona prestazione perché sapevo che la direzione tecnica avesse continuato a martellare, i risultati raggiunti lo testimoniano.»

Come valuta l’evento a livello organizzativo, in epoca Covid?
«Molto complesso, è stato difficile riuscire ad organizzare tutto nei minimi dettagli. I protocolli sanitari devono chiaramente essere rispettati alla lettera, penso che sia stato fatto un grande lavoro. Diciamo che questa è stato la classica “prova del nove”, adesso la Federazione punterà a migliorarsi ulteriormente.»
Capitolo elezioni. Con il risultato favorevole, cosa ci si pone ora per il prossimo quadriennio?
«Ritengo che il nostro sia un buonissimo programma da sviluppare. Saremo attenti nel toccare tutti i punti che sono stati descritti. Ci si pone innanzitutto di lavorare con volontà, nel momento in cui c’è l’impegno si ottengono sempre grandi risultati.
Io arrivo da una carriera agonistica e so benissimo quanto la motivazione e la volontà facciano la differenza. Abbiamo una grande Federazione e una squadra ambiziosa, non vedo nessun particolare problema nel portare a termine gli obiettivi prefissati.
Nel corso degli anni è stato fatto già un ottimo lavoro, c’è stabilità e ora bisogna proseguire su questa strada già tracciata.»
A livello di gruppo azzurro come vede il prossimo futuro?
«Il livello italiano è altissimo per quanto riguarda la tecnica. C’è una grande organizzazione in tutte le componenti, abbiamo la fortuna di avere dei tecnici preparati e competenti che istruiscono con sapienza sia i giovani, che i senior. A livello di nuove leve confidiamo di poter lanciare nel panorama internazionale sempre più prospetti, mentre per quanto riguarda i più rodati sarà importante continuare ad avere obiettivi ambiziosi e armonia di gruppo. I nostri atleti si conoscono molto bene, sono rodati e condividono da anni le emozioni sul tatami.
Abbiamo una squadra che rema costantemente dalla stessa parte: questa è la logica conseguenza della condivisione di obiettivi, stati d’animo e crescita del movimento. Ritengo che sia questo uno dei segreti, abbiamo uno dei gruppi più forti del mondo.»