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Difesa personale preventiva: cosa fare e quando

Come istruttore di Difesa Personale, uno dei primi concetti che trasmetto è quello della difesa preventiva. Non si deve necessariamente arrivare allo scontro per potersi difendere. Vediamo come.

difesa personale preventiva

Conoscere un sistema di Difesa Personale è utile non solo in caso di necessità, ma anche per sentirsi semplicemente più sicuri. Ad esempio, anche il Karate per la difesa personale può essere uno strumento efficace.

Non possiamo mai sapere le situazioni in cui possiamo ritrovarci, ma è bene essere preparati mentalmente.

Che si parli di difesa personale in casa, o legittima difesa in caso di aggressione, l’importante è cercare di lasciare lo scontro fisico sempre come ultima opzione.

Cos’è la difesa personale

Con difesa personale o autodifesa si definisce la capacità di difendere il proprio corpo e la propria mente da pericoli, minacce o aggressioni.

Come ti dicevo, la difesa personale non è solo lo scontro, ma anzi, prima di tutto è la capacità di saperlo evitare.

aggressione

Anche perché a fini giuridici, lo scontro diventa sempre questione sulla legittima difesa o meno di uno dei due contendenti. Oltre il danno fisico, si rischiano anche ripercussioni legali.

Per questo ritengo molto importante la difesa preventiva. Vediamo come metterla in pratica.

Cos’è la difesa personale preventiva?

La difesa personale preventiva è un comportamento mentale da adottare nella vita di tutti i giorni: si tratta di una serie di atteggiamenti sia verbali sia fisici che, più o meno istintivamente, sono da tenere in una situazione di pericolo per evitare la minaccia, lo scontro o l’aggressione. 

Prima di tutto, cerchiamo di suddividere le possibili situazioni con diversi gradi di pericolo. Per fare questo usiamo un espediente dell’ambito militare: il codice a colori:

  • Il codice bianco denota una situazione di assoluta tranquillità e sicurezza dove la probabilità di un’aggressione è assai remota; un esempio è guardare la tv comodamente seduti in casa propria.
  • Il colore giallo prevede un’attenzione maggiore: ancora non si è circondati da pericoli ma si deve essere pronti, come ad esempio durante il lavoro o la lezione in classe.
  • Con il colore arancione si evidenzia l’alto stato di attenzione da tenere perchè ci può essere una situazione in cui dobbiamo rispondere repentinamente ad un’azione esterna: ad esempio in macchina o motorino si deve costantemente controllare il traffico e i pedoni.
  • Il colore rosso, la vera situazione di pericolo. Le situazioni di pericolo sono molteplici e variano da persona a persona: camminare in una strada poco illuminata, aspettare l’autobus da soli in un posto isolato, stare all’uscita di un locale, trovarsi tra la folla, caso di incendio o calamità naturale e quasiasi altra condizione di stress giudichiamo pericolosa. Il pericolo è soggettivo, dipende da noi e dall’ambiente che ci circonda.

Come applicare la difesa personale preventiva?

Per applicare la Difesa Personale Preventiva è necessario quindi calarsi nell’ambiente in cui ci troviamo. Una volta fatto questo potremo applicare tecniche di difesa personale preventiva adatte alla situazione.

Leggi anche: Cos'è la legittima difesa

Difesa Personale preventiva in auto

Per la difesa personale in auto è consigliato chiudere le portiere e non portare oggetti di valore sul sedile del passeggero per evitare la spiacevole situazione di uno scippo fermi al semaforo.

Può capitare di imbattersi nella “truffa dello specchietto“, quindi poni molta attenzione nel caso di un contatto con un’altra vettura e prima di uscire dalla macchina (che in quel momento è il posto più sicuro) controllare l’altro guidatore.

Nelle scuole guida americane consigliano di fermarsi con largo margine dalla macchina che ci precede: una macchina da dietro tamponandoci ci potrebbe bloccare per tentare una rapina, ma avendo uno spazio di manovra si può prevenire l’incidente.

Difesa personale preventiva in moto

Per la difesa personale preventiva in moto (così come a piedi) mai viaggiare con la musica nelle orecchie perché ti privi di un senso fondamentale: l’udito.

Un esperimento svolto a Times Square ha dimostrato che tutti coloro che ascoltavano la musica non si sono accorti che camminando hanno incrociato numerose volte un pagliaccio in equilibrio su un monociclo. 

Fai sempre attenzione a eventuali auto sospette che ti sorpassano più volte; si deve sempre parcheggiare in retromarcia e allacciare il lucchetto guardando la strada, perché è da lì che arrivano i pericoli.

Difesa personale preventiva a piedi

Per la difesa personale preventiva a piedi è fondamentale capire le distanze: immaginando di essere al centro di un cerchio, si devono mentalmente tracciare delle circonferenze di raggio variabile per capire in quale situazione ci si trova.

La distanza più lontana, approssimativamente oltre i 5m, è la distanza di sicurezza oltre la quale devono stare tutti i pericoli che ci circondano. Avvicinandosi si trova la distanza da aggressione di gambe (circa 4m da noi), quindi la distanza da aggressione di pugno (2-3m) ed infine la distanza da prese (inferiore ad 1m).

Tra noi ed un eventuale aggressore si possono apporre degli ostacoli o dei dissuasori.

Invece di incrociare delle persone che potrebbero essere pericolose, si può cambiare marciapiede.

Se in un locale la situazione diventa pericolosa, si può uscire fuori, oltre i tavoli e le sedie che rappresentano l’ostacolo che l’eventuale aggressore deve superare.

Non andare nel panico, anzi l’opposto!

Leggendo questo articolo non devi assolutamente vivere nel panico e nel sospetto, dubitando di tutti coloro che ti circondano.

Fermati un attimo a riflettere al colore della situazione e poi agite di conseguenza; guardatevi attorno e ponete l’attenzione sugli atteggiamenti delle persone, quindi decidete come comportarvi.

Nella savana, il leone, attacca il bufalo adulto o la giovane gazzella?

Se già vi sentite una piccola gazzella nella vostra savana quotidiana, cercate di non sembrare anche indifesa, evitando atteggiamenti provocatori nelle situazioni di pericolo.

L’aggressore si annida proprio in un ambiente pericoloso puntando la vittima più debole: uno stato psicofisico alterato (come l’ubriachezza), l’essere isolati e un abbigliamento poco consono, possono essere tutti fattori che giocano a favore del malvivente.

Essere in compagnia di amici o fuori con il cane, prestare attenzione e scansionare l’ambiente circostante ci possono mettere al riparo scoraggiando l’aggressore a dirigersi verso di noi.

 

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