Dall’analisi delle competizioni internazionali 2021 appena svolte ti svelo quali sono i Kata alla moda nel 2021.
Se preferisci puoi anche ascoltare l’articolo nel mio video:
Definirli “Kata alla moda” fa un po’ sorridere, ma di fatto è davvero così. Ovviamente in ambito agonistico!!!
Come ogni periodo storico dell’elenco imponente dei Kata a disposizione gli atleti ed i Sensei scelgono sulla base di movimenti inspiegabili i kata da eseguire in gara.
Alcune spiegazioni in realtà ci sono: dal cambio del regolamento che prevede i sette (o cinque) giudici in linea frontali rispetto all’esecuzione del kata, la visione favorisce quelle forme che si presentano per buona parte frontalmente escludendo quelle che “danno le spalle” ai giudici.
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Competizioni in esame

Le competizioni prese in esame fino ad adesso sono:
- Premier League Istambul 12-14 marzo 2021
- JKF National team senior selection tournament 2021 17-19 marzo 2021
I dati saranno aggiornati prossimamente con le prossime competizioni.
Statistica dei Kata in esame
I Kata presi in esame sono stati 180.
Emerge subito una grande predominanza di Karateka dello stile Shito e Goju con una distribuzione di 75% contro il 25% dell’area shotokan.
Dall’analisi dei kata eseguiti emerge la seguente tabella:
JKF National team senior | Premier League Istambul | |||||
Kata | M | F | M | F | Totale | % |
Papuren | 3 | 8 | 3 | 22 | 36 | 20,0 |
Suparimpei | 5 | 5 | 7 | 8 | 25 | 13,9 |
Chatanyara Kushanku | 4 | 6 | 1 | 8 | 19 | 10,6 |
Anan | 1 | 4 | 12 | 17 | 9,4 | |
Anan Dai | 1 | 9 | 7 | 17 | 9,4 | |
Gojushiho Sho | 2 | 1 | 7 | 3 | 13 | 7,2 |
Unsu | 4 | 6 | 1 | 11 | 6,1 | |
Gojushiho Dai | 1 | 1 | 3 | 3 | 8 | 4,4 |
Gankaku | 4 | 4 | 8 | 4,4 | ||
Kururunfa | 1 | 2 | 4 | 7 | 3,9 | |
Ohan Dai | 1 | 5 | 1 | 7 | 3,9 | |
Chibana no kushanku | 4 | 4 | 2,2 | |||
Kanku Sho | 3 | 3 | 1,7 | |||
Sansai | 1 | 1 | 2 | 1,1 | ||
Gojushiho | 1 | 1 | 0,6 | |||
Nipaipo | 1 | 1 | 0,6 | |||
Tomari Bassai | 1 | 1 | 0,6 |
Quindi possiamo stilare la classifica dei Kata maggiormente eseguiti con in testa in assoluto e per lo stile Shito/Goju il kata Papuren (36 ripetizioni) che fino a qualche anno fa era sconosciuto ai più e sicuramente assente dalle competizioni. Stessa sorte anche per il quarto kata pari merito Anan Dai (17 ripetizioni) che ha fatto la sua comparsa sui tatami di gara recentemente.

Rimangono con una buona presenza i kata Suparimpei e Chatanyara Kushanku che con 25 e 19 ripetizioni sono al secondo e terzo posto assoluto e di stile. Non siamo stati in grado dai dati in nostro possesso di determinare il Suparimpei come si suddivide tra i due stili Shito e Goju.
Passando ai kata si stile Shotokan emergono tra i più presentati in competizione i due Gojushiho con al primo posto la versione Sho (13 ripetizioni) , seguito dal kata Unsu (11 ripetizioni) e al terzo posto parimerito dai Kata Gojushiho dai e Gankaku (8 ripetizioni).
Fanalino di coda di questa “classifica” i Kata Gojushiho (shito), Nipaipo e Tomari Bassai con 1 sola ripetizone.
Da tenere in considerazione che con il nuovo regolamento al primo turno di gara partecipano tutti gli atleti, al secondo solo la metà (circa) e così via; Quindi la probabile “scaletta” dei kata selezionati sarebbe magari stata a favore di un kata poi eseguito da solo 2 contendenti che disputano la finale.
Considerazioni sui vincenti
I vincitori delle competizioni rispecchiano il rapporto di stile di 3-1 con Sanchez e Quintero vincitori a Istambul e Mizuki e Moto (Shotokan) in Giappone.
La scaletta degli atleti vincenti è stata la seguente:
Ugai Mizuki – Kururunfa, Papuren, Suparimpei
Ryuji Moto – Gojushiho sho, Gankaku, Unsu
Sandra Sanchez – Kururunfa, Suparinpei, Papuren, Chatanayara kushanku
Damian Quintero – Kururunfa, Ohan Dai, Anan Dai, Suparinpei
Come visibile dai dati è curioso che tutti e tre i vincitori (Shito/Goju) esordiscono in eliminatoria con il Kata Kururunfa (7 ripetizioni su 180).
Sicuramente questa statistica è “falsata” dal numero ridotto di partecipanti e dalle nazioni assenti a Istambul. E’ comunque l’unica attuale fonte che condizione la nostra classifica.
State connessi che aggiorneremo, quando possibile, questa analisi con le prossime competizioni di alto livello.
Ciao Leonardo,
Mi chiamo Marco Ollari maestro del ASD Center Parma sezione karate (stile shotokan), società nella quale mi hanno chiamato 5 anni fa per ricostruire il settore Karate, ovviamente ho accettato la sfida (anche se gli ultimi 2 anni di pandemia mi hanno complicato la vita), il mio lavoro l ho impostato più sul kumitè (perchè vedo i ragazzi più propensi a questa specialità) ma a dire il vero a me piace molto anche il kata (sono un karateka di vecchia data, cresciuto a Kion, Kion e yu.ippon Kumitè….iniziai nel 1979)e più che un commento voglio farti una domanda.
Ho un atleta bravo nel kata (ex agonista) un ragazzo di 29 anni, ma con una buona tecnica tanto entusiasmo e tanta serietà (e non è poco), dopo una chiacchierata abbiamo deciso di rimetterci in gioco, (coppa italia csen 3° posto e trofeo Lombardia csen 2° posto) ed ora puntiamo a gare più importanti nonchè alla qualificazione nazionale fijlkam.
Detto questo ecco la domanda, guardando qualche gara (anche e sopratutto di atleti di alto livello) ho notato che è cambiato il modo di interpretare i kata, trovo molte “personalizzazioni” ad esempio, nel salto UNSU vedo l’arretramento con spostamento laterale della gamba avanzata, noto tecniche “spezzate” o meglio con i caricamenti quasi inevidenti (credo per velocizzare il tutto) per non parlare di posizioni alterate, zenkutsu-dachi che si trasformano in Fudo-dachi vale a dire senza spinta gamba posteriore ecc……(Io ero fuori dai giochi, agonistica kata, da diverso tempo, il regolamento mi sembra che non faccia riferimento a personalizzazioni varie)…….Tu che sei sempre attento e super aggiornato, mi puoi fornire una spiegazione a tutto questo, e magari darmi anche qualche consiglio su come oggi allenare un agonista kata ????
Ti ringrazio per l’attenzione se leggerai fino in fondo questa mail.
Resto in attesa.
Saluti sportivi
Marco Ollari
Ciao Marco,
scusami per il ritardo nella risposta…
Concordo con te che troppo spesso le “mode” delle gare comportano variazioni di stile spesso poco giustificati da Bunkai o Imi, piuttosto solo modificazioni del gesto a favore dello spettacolo o del risultato.
Purtroppo se si decide di giocare bisogna farlo con le regole del gioco… quindi è necessario comprendere quali sono i parametri che comportano maggiore valutazione da parte dei giudici.
Il discorso è molto lungo e comporta una analisi difficile da fare in un messaggio.
Se avremo occasione sarà un piacere parlarne di persona.
un saluto,
leonardo