Fino a qualche anno fa sconosciuto a tutti i Karateka il Senshu è un vocabolo in uso nel Karate sportivo, ed in particolare nel Kumite.
Letteralmente giocatore, atleta, può essere letto anche come selezionato, eletto, scelto. In realtà il suo significato applicato al Karate è più vicino a: “vantaggio”.
Senshu è quindi l’atleta che nonostante il pareggio finale dell’incontro vince per un vantaggio.
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Cosa da il vantaggio?
Il Senshu viene assegnato all’atleta che per primo effettua un punto. Quindi il concetto è: chi rischia per primo guadagna di più!
Inserito per risolvere la maggior parte dei pareggi e quindi della vittoria per Hantei (giudizio arbitrale) è stato sicuramente anche un grande stimolo alla combattività.
Anziché combattere al risparmio cercando il “contropiede” sì è visto una impennata di attacchi e di iniziative che hanno sicuramente innalzato lo spettacolo.

Quando può essere assegnato il Senshu
Il vantaggio deve essere assegnato quando uno dei due atleti realizza un punto per primo, sia questo di braccia (1 punto), di gambe (2 o 3 punti).
Ci sono però alcuni casi in cui nonostante l’assegnazione del punto non viene aggiunto il Senshu:
- Nel caso in cui vengono assegnati punteggi simultanei a entrambi gli atleti
- Nel caso in cui, dopo la Video Review, sia assegnato punto anche all’altro atleta. Come sopra.
In questi due casi non viene eliminata la possibilità di vantaggio, ma solo posticipata al punto successivo.
Attenzione puoi perdere il tuo vantaggio
Se un Concorrente che ha ricevuto il SENSHU riceve un avviso di Categoria 2 per aver evitato il combattimento per i seguenti motivi: Jogai, scappare, afferrare, spingere, lottare, o stare in piedi petto contro petto quando mancano meno di 15 secondi alla fine dell’incontro – il Concorrente perderà automaticamente questo vantaggio.
Se il SENSHU viene ritirato quando mancano meno di 15 secondi alla fine dell’incontro, nessun altro SENSHU può essere assegnato a nessuno dei due combattenti.

Cosa è cambiato tatticamente
Tanto, forse troppo!
La filosofia del Senshu si rifà ai principi del IKKEN ITTO ovvero un pugno un uccisione.
Il pensiero che chi colpisce per primo mette fuori gioco l’avversario.
E’ lo stesso principio del combattimento Shobu Ippon del Judo o del Karate tradizionale, dove chi mette un punto (efficace) per primo sconfigge l’avversario, fermando l’incontro prima dello scadere del tempo.
Nel gioco Karate kumite, il regolamento da un vantaggio a chi è arrivato per primo con un colpo a segno.
Non termina l’incontro ma intanto chi “colpisce” per primo ottiene un vantaggio non indifferente.
Come nel detto “chi mena per primo mena due volte”.
Ma quanto incide il Senshu a livello tattico?
Incide davvero molto, oggi chi va in vantaggio riesce spesso a portare a casa l’incontro grazie proprio al Senshu. Di conseguenza il miglioramento dello spettacolo ottenuto nello zero a zero iniziale lo si riperde appena uno dei due va in vantaggio e, soprattutto in Italia, si inizia a “fare melina”, ostruendo le azioni a proprio vantaggio.
Tatticamente è importante non subire il primo punto e magari proporsi per primi, inoltre è decisamente meglio subire il punto contrario e il Senshu nel primo minuto di combattimento piuttosto che sul finire, dove pareggiare e annullare il Senshu diventa davvero dura.
Come coach mi capita spesso di vedere colleghi che non considerano il vantaggio per quello che è… Se l’atleta perde 1-0 e mancano 20″ è difficile che riesca a rimontare con due azioni da 1 punto. Eppure si sente ancora urlare dalla sedia, vai con il Kizami, Mah!
E’ molto probabile invece che serva qualcosa di più di un pugno per il pareggio… magari una tecnica di gamba, proiezione. Poi si può sempre sperare di riuscire a pareggiare ai punti e far perdere il Senshu all’avversario, andare a giudizio e vincere. Personalmente non condivido!
Dall’altra parte, quella dell’atleta in vantaggio, occhio a non sottovalutare che in caso di pareggio finale e perdita del Senshu è probabile che l’Hantei (il giudizio) dia ragione all’avversario, che probabilmente ha attaccato per 1′ per rimontare e quindi è stato maggiormente propositivo e aggressivo.
Se poi il Senshu è ottenuto con un calcio sei praticamente 4-0 (in realta sei 3-0 con il senshu). Con questo svantaggio spesso (non sempre!) l’incontro è terminato. Soprattutto se il livello tra gli atleti è simile.
Leone o gazzella?

Quindi si denotano due tipologie di combattenti da quando è apparso il Senshu:
- Quelli che vanno a cercare il primo punto
- Quelli che hanno paura che il primo punto gli venga segnato contro.
Quale sei tu?
Come Karateka vorrei vedere molti di più di quelli del primo punto! E se avete la fortuna di calcare i tatami oltre confine noterete come siano davvero pochi quelli con l’atteggiamento conservatore tipico invece del popolo italiano… del resto il “catenaccio” del calcio è una specialità dei giocatori Italiani.
Come pensi che potrebbe essere modificata questa regola? scrivicelo nei commenti…