Abbiamo parlato con il Maestro Antonio Cailfano di Olimpiadi, kumite e chiaramente del suo Angelo Crescenzo, che lotterà per i colori italiani ai prossimi giochi olimpici:
Intervistatore: Ciao a tutti gli amici di karateka.it, siamo qui con il Maestro Califano. Innanzitutto ringraziamo per il tempo che ha voluto dedicarsi. Volevamo parlare di Olimpiadi, argomento caldissimo nell’ambito del Karate, e volevo sapere da lei cosa può portare la partecipazione del karate all’interno di un evento come le Olimpiadi alla disciplina.
Antonio Califano: Guardi, è stata una lotta dura e di tanti anni per arrivarci. Finalmente ci siamo, con tanti sacrifici abbiamo fatto ognuno di noi nel nostro piccolo del nostro meglio per arrivarci, chi sulla parte dirigenziale, chi sulla parte tecnica come me cercando di costruire degli atleti che siano “appetibili” e quindi guardabili anche dal grande pubblico, anche dai non addetti ai lavori. E quindi ci siamo impegnati tantissimo in questi anni per fare questo. Oggi ci siamo e la nostra partecipazione con una risposta secca è cercare di far conoscere al grande pubblico a questo nostro sport, questo nostro bellissimo sport. Cercheremo di fare del nostro meglio e di riuscirci, speriamo di riuscirci. I mass media avranno un ruolo fondamentale perché penso che almeno fino ad oggi non abbiamo avuto questa occasione di essere presenti sui palinsesti o forse anche in trasmissioni sportive. Chissà che queste Olimpiadi non ci dia la possibilità finalmente di andare su Domenica Sportiva o altre testate nazionali.
Intervistatore: Parlando di atleti, siamo in fase di qualificazione. Quali sono secondo lei i nomi italiani o internazionali da tenere sott’occhio come possibili partecipanti alle prossime Olimpiadi?
Antonio Califano: La speranza è il maggior numero possibile però dobbiamo fare i conti con il ranking che è micidiale. Sono stati un anno e mezzo, e saranno quasi due anni alla conclusione, duri dove i ragazzi hanno dovuto partecipare a queste gare, a queste Premier League e Serie A in tutto il mondo a volte viaggiando e facendo delle traversate intercontinentali e quindi anche seri problemi di fuso orario. Personalmente sono il tecnico che segue tutti i giorni Angelo Crescenzo che è uno di quelli che speriamo che si possa qualificare. I segnali ci sono tutti. Da questo ranking oggi possiamo tirare fuori sicuramente Viviana Bottaro nel kata femminile che è già qualificata. Gli altri, penso a Simone Busa e Luigi Busa, credo che ci sia quasi anche lui, il nostro capitano, e poi Angelo Crescenzo. Questi sicuri, poi c’è Silvia Semeraro che ha ancora delle possibilità. Ricordiamo che ci sono ancora tre gare di qualificazioni con circa 3000 punti a disposizione e quindi sono ancora tanti. Per alcuni di questi non è ancora matematico e dovranno lottare fino alla fine.
Intervistatore: Quindi, quali sono secondo lei le prospettive che può avere la nazionale italiana alle prossime Olimpiadi?
Antonio Califano: Ci sono tanti atleti che hanno veramente la possibilità di partecipare. La nostra spedizione è particolarmente preparata e questi nomi che abbiamo detto ci fanno ben sperare perché sono nomi che già hanno dimostrato di essere tra i primi 35 al mondo. Sulla statistica potremmo pensare che loro ce la possano fare. Questi, Busa, Bottaro, Crescenzo, Busato, Semeraro, avendo fatto bene durante questi due anni, ci aspettiamo anche che possa arrivare ecco, la sognata medaglia. Non deve essere assolutamente un tabù anche come parola visto che comunque le nostre forze sono già presenti sul campo. Questi ragazzi hanno dimostrato di stare benissimo in questo ambiente internazionale e penso che faranno bene. Se riusciamo a qualificarci sono convinto che più di una medaglia possa arrivare. È l’augurio che faccio a tutti.
Intervistatore: Anche da parte nostra ringraziamo ancora il Maestro e salutiamo gli amici di karateka.it.
Antonio Califano: Ciao!