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Karate Talks: Intervista a Hanshi McCarthy

Il pensiero di Hanshi Patrick McCarthy, caposcuola mondiale Koryu Uchinadi, sull'ingresso del karate alle Olimpiadi

Olympic Karate - Hanshi McCarthy

Guarda la video intervista a Hanshi McCarthy o leggila nell’articolo:

Cosa penso del Karate alle Olimpiadi del 2020?
beh sono molto eccitato ma non per le ragioni che potete pensare…

Penso che inserire il karate alle Olimpiadi del 2020 porterà questo sport all’apice della popolarità.

Ancora più persone nel 21° secolo verranno a conoscere le nostre fantastiche tradizioni;

Per l’aspetto competitivo si apriranno molte nuove opportunità;

Per coloro che non sono d’accordo che il karate vada all’olimpiadi, io non sono d’accordo con loro!

Io credo che come risultato del fatto che il Karate diventi sempre più popolare, perché molte altre persone nel mondo possano venire a contatto con le nostre meravigliose tradizioni, e questo è soltanto se ci focalizziamo su un aspetto del karate, c’è da considerare il karate dal punto di vista dello stile di vita, della forma fisica, del business, che è un industria che da molti anni va avanti;

Io credo che l’idea che il karate possa diventare olimpico porterà maggiore popolarità anche alle tradizioni le quali saranno maggiormente diffuse più di quanto non siano.

Quindi penso che con il karate alle Olimpiadi del 2020, cosa che poi scopriremo il 5 del prossimo mese (le mie dita sono incrociate), sono abbastanza sicuro che con il lavoro che Antonio Espinos, presidente World Karate Feferation, ha portato avanti, attraverso tutto il supporto di tutto il mondo, credo che il karate potrà entrare alle olimpiadi e questo è un buona cosa per tutti.

Hanshi Patrick McCarthy 9° Dan, Maestro di Karate di quinta generazione nel lignaggio di Kinjo Hiroshi, Hanashiro Chomo, Itosu Anko e Matsumura Sokon, ha seguito le orme dei pionieri del karate moderno raggiungendo traguardi inimmaginabili.

Ha iniziato la pratica in Canada nella metà degli anni sessanta. Negli anni settanta e nella prima metà degli anni ottanta si è distinto in ambito agonistico vincendo centinaia di tornei nelle specialità kata, kumite e kobudo, tra cui due Campionati Nordamericani e un titolo mondiale, rimanendo sempre nelle classifiche dei primi dieci agonisti di tutto il Canada.

Ha praticato diverse arti marziali oltre al Karate, raggiungendo il grado di cintura nera in diversi stili di Kung-fu, nel Jujutsu e nell’arte della spada giapponese, oltre ad aver fatto parte della prima generazione di shoot-fighters stranieri in Giappone, dove ha vissuto per circa dieci anni.

La sua permanenza in estremo oriente per un periodo così lungo gli ha consentito di condurre studi comparati nel campo delle arti da combattimento ad Okinawa, nel Sud Est Asiatico, a Taiwan, Hong Kong, in Corea, India e Cina.

Ricercatore ed innovatore, a lui si deve l’istituzione del primo programma di formazione per insegnanti di Arti Marziali con accreditamento a livello universitario su incarico della Federazione Australiana di Arti Marziali.

 

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