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Nello Maestri – Karate Talks

Conosciamo meglio Nello Maestri: uno dei più longevi membri della nazionale italiana di Karate, oggi responsabile del gruppo sportivo nell'esercito e collaboratore della nazionale.

Nelle Karate Talks di oggi abbiamo intervistato Nello Maestri: Campione Europeo e per 15 anni nella Nazionale italiana, dal 2006 nel corpo sportivo dell’esercito. Scopriamo di più su una delle icone italiane del Karate moderno!

Ciao Nello, è un piacere averti con noi. Iniziamo come da tradizione chidendoti: racconta al pubblico qualcosa che sicuramente non sa di te!

Forse una cosa che non tutti sanno è che nel mio percorso agonistico mi sono laureato in scienze motorie, e che oggi sono responsabile per il Karate nel gruppo sportivo dell’esercito e collaboratore della nazionale italiana Senior.

Fantastico, ci puoi dire qualcosa di più su questo gruppo?

È un gruppo giovane, nato nel 2006. Proprio per questo si sta strutturando sempre di più e mi ha inserito nel corpo docente.

Tra l’altro questo mi ha permesso di avere un passaggio più morbido dopo l’ultima mia gara del 2018 e la fine della mia carriera agonistica.

I ragazzi nel gruppo dell’esercito non sono strappati dalle loro realtà ma li lasciamo allenare a casa, con i loro maestri, e poi periodicamente vengono da noi.

Dicevi della tua ultima gara. Tra l’altro una medaglia storica quella di Madrid.

Sì, con la squadra abbiamo fatto bronzo. Una medaglia che mancava dal 2004.

È stato un bel modo di chiudere la carriera, con qualcosa di importante e che rimarrà nel tempo. Una bellissima soddisfazione.

Da atleta, quel era l’avversario con cui avevi un maggior confronto?

Mah, considera che la mia carriera sportiva l’ho iniziata nei 60kg e le mie medaglie più importanti le ho vinte negli 84kg.

Questo per dire che ho combattuto posso dire in tutte le categorie, e di avversari ne ho incrociati tantissimi.

Però quello che forse mi rimane un po’ più impresso è Agayev nel suo periodo d’oro. Io l’ho incontrato nel 2007 e nel 2008, battendolo a Las Vegas a 20anni. È stata una grandissima emozione.

Per tornare in Italia ho fatto due finali con Luigi Busà, e per il nostro paese indico lui.

Una domanda per par condicio: alle ragazze del Kata ho detto che chi fa Kumite spesso le prende in giro dicendo che c’è il Kata e poi c’è il “Karate”. Gli ho chiesto quindi cosa le avesse fatte innamorare del Kata, e chiedo a te lo stesso per il Kumite.

Considera che io inizialmente facevo Kata e Kumite. Quindi ho anche delle basi di Kata.

Poi dopo il primo oro italiano nel kumite a 13 anni, mi sono specializzato in questo. Ma ho grandissimo rispetto per il Kata, che è tanto Karate quanto il Kumite.

Anche perchè, per quanto mi riguarda, un Karateka che non ha anche le basi di Kata e non conosce gli Heian/Pinan, non è un Karateka.

Poi da qualche anno sono fidanzato con Viviana Bottaro, che è al momento la massima esponente del Kata italiano, quindi abbiamo fatto far pace a tutti visto che l’unione è possibile!

Una domanda più legata a questi giorni: cosa consigli a un Karateka che vuole tenersi in forma?

Purtroppo non sappiamo questo momento quanto durerà.

Non è semplice per un atleta allenarsi tra le 4 mura di casa, ma con intelligenza è possibile farlo.

Per me è molto importante il mantenimento. Cercare oltre che di mantenersi in forma, l’alimentazione è fondamentale.

La dieta equilibrata e fare un allenamento giornaliero è il miglior allenamento. Io ad esempio mi sto dedicando molto a esercizi di pulizia tecnica, core stability ed equilibrio.

Mi alleno con Viviana che è una qualificata Olimpica, e che ti assicuro non è banale riuscere a mantenere allenata in queste circostanze, ma come ti dicevo con intelligenza e allenamenti mirati ci stiamo riuscendo.

Grazie mille Nello per il tempo che ci hai dedicato! Speriamo di risentirci presto su Karateka, e salutaci Viviana. OSU

Grazie a voi, è stato un piacere e sicuramente le porterò i vostri saluti e tutti quelli degli amici di Karateka.it.

 

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