Ospite di Karate Talks Silvia Semeraro, Campionessa di Kumite ai Giochi Olimpici Europei 2019 e in lizza per entrare nelle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.
Allenamento, psicologia e… Heidi tra glia argomenti della nostra chiaccherata!
Alessio Sorrentino: Volevo iniziare questa nostra intervista con la piccola tradizione diciamo che abbiamo o in un karateka che è quella di chiederti di più che presentarti dal livello sportivo di condividere con noi magari quella che può essere un qualcosa di non conosciuto ecco una una peculiarità cosa ci puoi svelare?
Silvia Semeraro: Ma cosa gli posso svelare che si esca dalla parte dello sport che non sia dalla parte dello sport ma un cartone animato riguardavo da piccola ortolani ma cartone animato che guardavi da piccola sono sicure in un’intervista non te l’hanno mai chiesto no no perché se sempre incentrato sul karate sul mio percorso ai quali hai che hanno dei capelli rossi si si si prima di andare a scuola mi incantavo erano dei minuti importanti per prima di andare a scuola facevo colazione poi subito a scuola ho capito ho capito sempre sempre sul canale sin da piccola quindi comunque medie abbiamo avuto modo un po di parlarne di questa cosa è quella che mi ha colpita sinceramente il fatto che tu l’hai sempre visto parte della della sua vita alla fine no quindi era era una normalità è una cosa una cosa bella con cui fare i conti tra virgolette tutti i giorni si sia ormai era diventata diciamo essendo passione una routine però non monotonia perché comunque ovviamente si variano gli allenamenti non si fanno sempre le stesse cose ma si va alla ricerca punto di perfezionarsi certo da piccola erano diversi gli obiettivi rispetto a quando si cresce da piccola vedi più come un gioco ti vuoi divertire anche adesso mi diverto però ovviamente essendo si è alzato il livello e c’è tanto da lavorare su alcuni aspetti da piccola ovviamente ogni età c’è il lavoro da svolgere però sicuramente ogni giorno sì sì avevo quelle mie orette di studio e poi in palestra per forza che racconto questa la punizione massima che potevo ricevere era oggi non va in palestra quindi il contrario comunque cioè cavoli è proprio la mentalità dal campione nel senso che quello che vedo incontrano distinguere tutti i karateka che comunque oggi fanno tante gare a prescindere poi e dei risultati.
Alessio: Sì, perfetto. Ecco, ho una domanda che mi è arrivata da Valeria e che ti riguarda proprio da vicino. Lei ti chiede: “Come riesci a gestire l’ansia prima di una gara importante? C’è un rituale che segui prima di entrare sul tatami?”
Silvia: Sicuramente, prima di una gara ci sono sempre delle tensioni, delle ansie che ti assalgono. Però, nel corso degli anni, ho imparato a gestire queste tensioni, a trasformarle in energia positiva. Prima di entrare sul tatami, cerco di concentrarmi, di visualizzare la gara, di pensare a quello che devo fare. Non ho un rituale preciso, ma sicuramente la concentrazione e la visualizzazione sono due aspetti molto importanti che mi aiutano a gestire l’ansia.
Alessio: Molto interessante. Ti è mai capitato di avere un blocco mentale in gara? Come l’hai superato?
Silvia: Sì, mi è capitato. A volte può capitare che le cose non vanno come le hai pianificate, che la tua mente si blocca e non riesci a pensare. In quei momenti, cerco di rimanere concentrata, di non perdere la calma. Cerco di ritrovare il mio centro, di ricordarmi perché sono lì, cosa voglio ottenere. E poi, alla fine, credo che sia importante non arrendersi mai, anche quando le cose sembrano andare male.
Alessio: Decisamente, non arrendersi mai è una grande lezione che ci viene da questo sport. Silvia, grazie mille per aver condiviso con noi la tua esperienza e i tuoi pensieri. Siamo certi che saranno di grande ispirazione per tutti i nostri lettori.
Alessio Sorrentino: Ascolta qua, ci chiedono delle rassicurazioni serie quindi sarà determinante la tua prossima risposta. Una tale Chiara Semeraro, che non so se conosci, ci chiederemo se ne privata toni potere da che ti segue sempre, cosa dirai?
Silvia Semeraro: Comunque sì, la mia nipote Greta, ovviamente in prima linea appena può perché ancora è piccolina, farò delle lezioni private e farò capire tante cose sicuramente al di là del karate però quello che mi ha potuto insegnare a me il karate nell’aspetto morale e lo voglio insegnare certo. Comunque volevo fare dei saluti a mia sorella che si trova alla Spezia.
Alessio Sorrentino: Mi riallaccio invece alla domanda di Leonardo che oltre a farti saluti ti chiede una domanda secondo me interessante. Vorrebbe sapere se la tua caratteristica di atleta determinata e molto aggressiva, in senso positivo, è allenabile o è nel DNA.
Silvia Semeraro: È un aspetto caratteriale, l’aggressività secondo me è ovviamente aggressività sportiva parliamo perché sul tappeto ci vuole la giusta aggressività anche perché incontriamo atleti molto aggressivi. Però allenarla, più che altro sull’aspetto psicologico perché ovviamente dopo che hai la parte tecnico-tattica e sei consapevole di quanto vali e ci credi, dovrebbe uscire l’aspetto aggressivo di ogni persona.
Alessio Sorrentino: Ti leggo una domanda di Daniele che oltre a farti i complimenti e dire che sei bellissima, chiede sul tema degli arbitraggi. Si dice molto che gli arbitri italiani siano di alto livello e che diventare un arbitro capace è molto difficile. Come vedi questa differenza tra gli arbitri nazionali e internazionali?
Silvia Semeraro: Diventare arbitro non è semplice, posso dire che l’atleta che diventa arbitro ha un passo in più perché sa un po’ le dinamiche, ha ricevuto colpi e sa come evitarli. Però senza sminuire tutti gli altri arbitri che studiano e fanno esami e test anche internazionali, è molto difficile. Si mettono in gioco proprio loro quindi tanto di cappello. I regolamenti sono un po’ differenti ma dobbiamo rispettare ovviamente le regole che ci sono in Italia e rispettare le regole che ci sono all’estero.
Alessio Sorrentino: Domanda molto precisa da Vincenzo, hai mai pensato di cambiare categoria di peso?
Silvia Semeraro: No, mai. Anche se non avrei problemi di combattere nella categoria superiore, solo che sono abbastanza comoda per quella categoria di peso.
Alessio Sorrentino: Cosimo, come te, ti chiedeva di dare un consiglio per allenarsi in questi giorni a casa. Su cosa concentrarsi e come tenere alta la tensione.
Silvia Semeraro: Cosimo, ma chi te l’ha detto di fare il pigro sul divano? Scherzo, scherzo.
Alessio Sorrentino: Un’altra domanda di Francesco. Voleva sapere come gestisci la pressione e l’ansia prima di una gara importante.
Silvia Semeraro: Beh, Francesco, la pressione e l’ansia fanno parte del gioco, e credo che siano una componente fondamentale di ogni competizione. Personalmente, ho imparato a gestirle nel corso del tempo, ad accettarle come una sorta di carburante che mi aiuta a dare il massimo sul tatami. La cosa importante è non farsi sopraffare, ma utilizzare queste sensazioni a proprio favore. Prima di una gara importante cerco di concentrarmi su ciò che devo fare, mi visualizzo mentre eseguo i miei movimenti al meglio, e questo mi aiuta a mantenere la calma e la concentrazione.
Alessio Sorrentino: Infine, una domanda di Giulia. Vuole sapere se hai un idolo nel karate o un modello a cui ti ispiri.
Silvia Semeraro: Giulia, non ho un vero e proprio idolo nel karate, ma ci sono sicuramente molti atleti che ammiro e da cui cerco di imparare. Penso che sia importante guardare e studiare i migliori, cercare di capire cosa li rende così forti e cercare di integrare questi aspetti nel proprio allenamento. Tuttavia, cerco sempre di rimanere fedele a me stessa e al mio stile, perché credo che la vera forza di un atleta risieda nella sua unicità.
Alessio Sorrentino: Allora introduciamo poi un argomento che non potevamo non citare: le Olimpiadi. Prima, la domanda di Nicolò, che ci chiede come hai vissuto questo spostamento delle Olimpiadi dell’anno prossimo e di tutte le gare che servono anche per la qualificazione.
Silvia Semeraro: Rispondo alla prima domanda dello spostamento. Lo spostamento delle Olimpiadi per me, almeno personalmente, non ha toccato più di tanto. Anzi, sono contenta e spiego perché. Viviamo tutto in funzione della salute e vedendo tanti casi di morte o comunque questo coronavirus che sta travolgendo tutto, penso che sia la cosa più giusta spostare le Olimpiadi. Se fossero state fatte quest’anno, penso che molte nazioni non avrebbero potuto partecipare.
Per quanto riguarda le gare di qualificazione, beh, sicuramente lì c’è stata una bella batosta. Non abbiamo nemmeno un po’ di riferimento, non abbiamo delle gare tipo tra due mesi che sai che ti puoi preparare e poi applicare una preparazione. Purtroppo siamo un po’ in stand by su tutto. Questo ci ha un po’ destabilizzato, però personalmente ho cercato di prenderla così come veniva.
Alessio Sorrentino: Abbiamo risposto anche a Giuseppe che ci chiedeva se si sa come andranno a finire le qualificazioni per le Olimpiadi. Ultima domanda tecnica per adesso, sempre di Daniele, che ci chiede come vedi la modifica delle regole sulla passività.
Silvia Semeraro: Io sono del parere che chi fa karate deve combattere. La possibilità di studiare l’avversaria è giusta, ma dal momento che si apre l’incontro, è uno dei due va in vantaggio, chi è in vantaggio fare troppo passivo non serve a nulla. È meglio incrementare l’incontro e non fare vedere un atteggiamento passivo.
Alessio Sorrentino: Parlando un po’ di gusti musicali, c’è un qualcosa che ti ritorna pre-allenamento o post-allenamento?
Silvia Semeraro: In palestra non ascolto musica perché mi concentro e faccio le mie sedute di allenamento. Prima delle gare, io ascolto musica perché nel riscaldamento mi aiuta. Dipende anche dall’umore che ho, in base all’umore attribuisco una canzone che mi carica o una canzone che mi tranquillizza e mi fa essere un po’ più ragionevole e lucida.
Alessio Sorrentino: Hai qualche rito in zona gara che ti porti dietro da tempo che magari ripeti?
Silvia Semeraro: Avevo un rito del paradenti blu e rosso, poi uno l’ho perso e ho dovuto farne un altro. Poi mi piaceva il colore blu delle protezioni. Dipende dalle gare, ma molto spesso metto un cappellino in gara, mi piace tanto quel cappellino.
Alessio Sorrentino: Allora, ti ringrazio per il tempo che hai dedicato a Karateka. Sicuramente se
gli amici ci vedono anche successivamente possono lasciare le loro domande nei commenti, magari Silvia poi trova un momento per rispondervi in questi giorni.
Silvia Semeraro: Sì, risponderò. Grazie, è stata veramente un’intervista intensa. Rimangono molte cose da dire, ma speriamo di poterle discutere in futuro.
Alessio Sorrentino: Ci riaggiorniamo quando sapremo qualcosa di più su come saranno strutturate queste gare di qualificazione. Magari dall’interno ci puoi dare qualche insight e farci seguire questa cavalcata verso Tokyo.
Silvia Semeraro: Sì, speriamo assolutamente. Io volutamente non ho voluto troppo entrare in merito perché capisco che è un qualcosa di cui è bello parlarne ma non fare previsioni. Lo sport è bello per questo, per quante volte lo puoi vedere, non sai mai come va a finire.
Alessio Sorrentino: Perfetto, quindi ti saluto da Ostia, io mi aggrego ai saluti e ringrazio te Alessio, ringrazio la pagina Karateka. Rimanete a casa, distanti ma uniti.
Silvia Semeraro: Vi ringrazio, rimanete a casa. E utilizzo questi ultimi 5 secondi per lanciare la prossima intervista di mercoledì prossimo alle 21:30, che sarà la prima intervista di coppia.
Alessio Sorrentino: Ottimo, aspettiamo con ansia. Ciao a tutti, buona serata.
SSilvia Semeraro: Ciao a tutti, buona serata.