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Kamae Cosa significa
Spesso tradotto come “guardia”, Kamae è una declinazione del verbo Kamaeru (構える) che si traduce come impostare, struttura, assumere una postura, essere pronti, assumere un’attitudine.
In ambito marziale si ricorre al termine Kamae per definire una postura ma anche assumere un atteggiamento pronto.
Spesso l’aspetto tecnico si sostituisce a quello mentale, dove la cura dell’atteggiamento vigile (a combattere) diventa una sterile posizione di braccia e corpo.
[Kamae te –> guardia con le mani]
Può una tecnica di Karate subire una standardizzazione così marcata come quella subita dal Kamae?
Pensateci bene, quante tipologie di “Kamae” consocete? Spesso una soltanto.
Che sia con un determinato angolo piuttosto di un altro, che sia con le mani chiuse, aperte, semiaperte, basse, medie o alte, generalmente, si studia una posizione standardizzata di una sola guardia.
Siamo sicuri che una sola tipologia di difesa, un atteggiamento tecnico standardizzato, vada bene per ogni situazione?
Nella pratica della spada giapponese esistono una quindicina di guardie (Kamae) diverse… perchè?
Perchè gli attaccanti non sono tutti uguali, perché le armi contro le quali combattere non sono sempre le stesse e perchè la situazione tattica non è standardizzata.
Stiamo parlando di un’arte che nasce per difendersi!
Una squadra di calcio applica sempre la stessa difesa a prescindere dalla squadra avversaria?
In un combattimento non standardizzato (senza regole) quali situazioni potremmo dover affrontare? in un combattimento a lunga distanza con un avversario disarmato ha senso tenere la stessa postura di una situazione di clinch?
Le Kamae degli altri sport
Nel Judo ci sono fondamentalmente 3 guardie in piedi:
- Shizen-hon-tai
- Jigo-hon-tai
- Kogeki-shisei e poi le guardie a terra.
Nell’Aikido oltre alla posizione dei piedi si ha una distinzione sui tre livelli di posizione delle braccia (basso, medio, alto).
Perché allora una sola guardia nel Karate?
Non è esattamente così! Tra poco lo scoprirete.
Ma se parliamo di Karate competitivo (kumite shiai) le tecniche sono limitate da un regolamento e quindi si riducono gli atteggiamenti tattici possibili. Guardate tre posture di tre stili di karate.
Notate tutte queste differenze? Eppure di tratta di un campione di Kyokushin, un campione WKF ed un maestro “tradizionale”.
Tolti pochi centimetri o qualche grado negli angoli le braccia assumono tutte una posizione molto simile.
Ma i combattenti in foto quali tipologie di tecniche di attacco attendono? Anche con differenze di regolamento sostanziali le tecniche di attacco possibili sono comunque limitate come tipologia e principio.
Ma il kamae non è solo la posizione delle braccia! Le gambe assumono la base della postura difensiva e qui emergono alcune differenze più sostanziali: più basate e ravvicinate nei combattimenti con colpi più potenti, più “mobili” e distanziate per il kumite sportivo, con tecniche estremamente rapide ma controllate, posizioni con i piedi a terra e piuttosto distanti nel karate “tradizionale”.
Ma le differenze sono tutte quì? Se parliamo di Karate moderno dove le tecniche di attacco sono limitate a pugni e calci, direi di sì! Piccoli dettagli ma sostanzialmente una sola guardia!
Il Karate non ha una sola Kamae: I Kata
La risposta sta nel Kata! L’enciclopedia del Karate.
Diverse le interpretazioni a seconda delle diverse scuole sicuramente, ma le seguenti immagini cosa rappresentano?

Le posture di guardia sono contenute nei kata ed esprimono in modo multiforme le possibilità di predisporre il corpo per ricevere un attacco.
Ci sono molti Kamae (basti pensare all’heian/pinan sandan) dove si invita l’avversario all’attacco.
Tipico atteggiamento GO NO SEN dove si invita l’avversario a prendere l’iniziativa;quale migliore posizione di attesa di una guardia appositamente “errata”?
Una forte similitudine nel kendo o nel Katori shinto ryu dove si porta la spada sopra la testa invitando ad attaccare il busto.
Le posizioni di Kamae a mani aperte
Innanzitutto a mani aperte è possibile afferrare (i judoka non stanno in guardia a pugni chiusi e nemmeno i lottatori di MMA);
Inoltre una posizione come la tipica guardia a mani aperte dell’Uechi ryu è sicuramente meno aggressiva di una guardia da boxer.
L’intenzione di chi si difende con le mani aperte rivolte verso l’avversario è di non voler affrontare il combattimento, di non voler aggredire; due pugni serrati alti al viso rivolti verso l’aggressore lasciano pochi dubbi sulle nostre intenzioni.
Quale Kamae Adottare
Non è facile rispondere a questa domanda e forse dovete rispondervi con un’altra domanda: quale significato attribuisco alla mia pratica di karateka?
- Se ambite ad un risultato nel karate agonistico non ci sono dubbi che l’ideale sia una moderna guardia a pugni chiusi, con le anche hanmi (aperte), con il braccio anteriore all’altezza del viso e il posteriore leggermente più basso che difende il costato. La posizione delle gambe abbastanza lineare, piedi in direzione di spinta, talloni sollevati per poter “fluttuare” spostandosi rapidamente, piedi abbastanza distanti (lunghezza) ma soprattutto gamba posteriore carica.
- Se il vostro kumite prevede la possibilità di lottare, in piedi e poi a terra, forse dovete valutare una guardia più chiusa, che non offra la possibilità di prese, e forse con le mani aperte pronte a parare e/o afferrare. La posizione delle gambe più corta (Moto Dachi) per non offrire possibili prese sugli arti inferiori. Baricentro basso e stabilità in tutte le possibili direzioni di spinta.
- Se studiate il karate come sistema di difesa la guardia deve essere nascosta, non devo manifestare le vostre intenzioni, sembrate remissivi per poter reagire invece prontamente! La posizione delle gambe deve sembrare il più naturale possibile, ben radicata al suolo (sanchin dachi).
- Se studiate il karate (tutto) apprendete tutte le possibile guardie, iniziate con quelle standard per poi trovare la guardia che si confà alla vostra natura. In questo caso la strada è lunga e la ricompensa non sarà una medaglia ma la vostra progressione di karateka!
Ricordatevi in tutti i casi che “Kamae” non è solo postura, ma è anche Kigamae cioè atteggiamento!
“Kamae wa shoshinsha ni ato wa shizentai”. Il praticante mantiene sempre la guardia, la posizione naturale riguarda solo i livelli più alti – G. Funakoshi
“Non c’è kamae fisso nel Karate” – Shigeru Egami
“Kamae è nel cuore, non è una manifestazione fisica” – Choki Motobu