Ho indagato per capire se il grido nel karate è davvero necessario – Kihai
Menu articolo
A cosa serve il Kiai
Quasi ogni gesto di qualsiasi arte marziale ha una spiegazione in qualche modo logica del motivo per cui quel gesto viene attuato.
Che si tratti dei vari punti deboli del corpo umano o delle tecniche volte a ingannare l’avversario durante lo sparring o di un trucco per rendere il vostro gioco di gambe più fluido e stabile.
Di solito ci sono motivazioni ragionevoli e giustificate per la loro esistenza, ma ragazzi, siete mai stati convinti del motivo per cui diciamo il Kiai ad alta voce nelle arti marziali?
La motivazione per cui si pronuncia il Kiai ad alta voce è stata spiegata attraverso alcune ragioni misteriose in passato. Ad esempio, nell’antico libro giapponese Ninjutsu KiaiJutsu Hiden che si traduce approssimativamente in “un modo semplice per imparare il Ninjutsu e il Kiai Jutsu” c’è un paragrafo che recita: “Il Kiai Jutsu è un modo per trarre vantaggio dall’avversario quando lui o lei non è a conoscenza di ciò che gli sta accadendo davanti. E questo fenomeno è molto misterioso. Ad esempio, puoi controllare le emozioni dell’altra persona come preferisci. Battere una pistola per proteggerti. Guadagnare un sacco di soldi e, se riguarda il Judo o il Sumo o qualunque sia l’arte marziale, puoi usarlo come un modo per allenarti oltre che per curare la tua salute mentale e fisica.
Chiunque viva in questo mondo moderno dovrebbe imparare il Kiai Jutsu.” Questo è quello che dice come conseguenza dell’esecuzione del Kiai. Inoltre in questo riferimento dice: “Kiai significa raccogliere l’energia che è dispersa nel tuo corpo”. Dice anche che “Se ti avvicini a questo da un aspetto mentale, il Kiai Jutsu ti renderà mentalmente più forte e concentrerà anche tutte le tue abilità in un unico raggio di luce.” Abbastanza misterioso, vero? E sono sicuro che vi è stato detto dal vostro Sensei che il Kiai rende le vostre tecniche più forti. Ma come?
In questo video vi spiegherò:
1. L’inaspettato meccanismo scientifico dietro il Kiai e
2. Il modo migliore di usare il Kiai per ottimizzare la vostra potenza.
Le ricerche sul kiai
Quando ho iniziato a scavare più a fondo nel concetto di Kiai è venuto fuori un articolo, un documento di ricerca. C’è stata una ricerca condotta nel 1986 presso la Nihon University o la Japan University e il titolo è “Analisi del movimento sulla relazione tra i pugni nel karate e nel kihai”.
Il ricercatore ha riunito cinque cinture nere di karate e le ha radunate per prendere a pugni un sacco da boxe posto a 80 centimetri di distanza da loro. Avevano sei prove, tre con il Kiai e tre senza. Per valutare e osservare le cinque cinture nere di karate vi era una telecamera che registrava al rallentatore, allo scopo di captare il movimento, e un microfono per captare l’audio, in modo che potessero sapere quando il Kiai veniva emesso.
Ci sono state due conclusioni: le prove con il Kiai erano il 10% più forti di quelle senza il Kiai; e, questa è la parte interessante, il Kiai veniva emesso dopo che il gomito era stato esteso. In tutte le prove dei cinque partecipanti, quindi praticamente nel totale di 30 prove, tutti, ogni singola volta, facevano il Kiai dopo che il gomito era completamente dritto.
I Kiai in media venivano emanati 60 millisecondi dopo l’impatto o dopo che il gomito veniva completamente esteso. Se il Kiai viene posizionato dopo il punto di impatto, come fa a rendere il pugno più forte? Secondo la ricerca sembra che l’intenzione, anche la sola intenzione di fare il Kiai, stimoli il campo motorio della corteccia cerebrale, fondamentalmente la parte del cervello che ha a che fare con il movimento fisico, permettendo alla vostra potenza di aumentare ancora prima che la vostra voce diventi uniforme. Interessante, vero? Quindi, teoricamente parlando, non è la voce ad attivarlo, ma l’intenzione. E adesso ho una domanda: qual è il modo migliore di dire il Kiai per ottenere il massimo rendimento? Cambiamo location [4:47]
Test non scientifico
Bene ragazzi, per testare come la potenza cambi effettivamente in base al Kiai, sono andato all’Arcade a Ueno in Giappone, Ueno Tokyo e farò un pugno in quattro situazioni diverse:
1. senza il Kiai, ma con l’intenzione di dire il Kiai.
2. Senza il Kiai senza nessuna intenzione di dire il Kiai.
3. Facendo effettivamente il Kiai.
4. Facendo il Kiai dopo l’impatto.
Bene vediamo se il risultato cambia. Okay farò una media di due pugni, quindi il primo senza il Kiai e senza alcuna intenzione di dirlo. Facciamo un tentativo [5:28] 84. [5:44] 94. Sì, senza il Kiai e senza alcuna intenzione è un po’ difficile mettere potenza.
Ora senza il Kiai ma con l’intenzione di dirlo nella mia testa [6:02] 117 oh è salito. Sì, sento il cambiamento, immagino che senza pensare di espirare non riesca ad contrarre lo stomaco, quindi è un po’ diverso. [6:23] 100 okay.
Va bene adesso con il Kiai, quindi il tipico metodo del karate [6:38] 134 oh, è andato su. Proviamo ancora una volta [6:50] 129 ok sì, è salito.
Bene, l’ultimo tentativo a dire il Kiai dopo l’impatto. Vediamo se questo cambia qualcosa [7:14] 111 non male, non male [7:27] 118 ok non così male.
Conclusioni
Quindi la conclusione è stata, come previsto, come sopra [7:42] Il Kiai allo stesso tempo con l’intenzione ha scaturito la massima potenza, quindi la prossima volta che praticate arti marziali, fate il Kiai eseguendo qualsiasi tecnica.
Grazie mille per aver guardato questo video e venite a dare un’occhiata alla Karate University se desiderate allenarvi praticando il karate o imparando i segreti del karate.
Articolo tradotto con l’autorizzazione dell’autore Yusuke Nagano, a cura di Valentina Zucchetto.
Se vuoi approfondire l’argomento KIAI con il nostro articolo clicca quì