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Persino Kyokushin Oyama aveva paura di lui | Ashihara Karate

Scopriamo insieme la storia di Mas Oyama e Hideyiki Ashihara, per quella che è stata una delle più note storie allievo-maestro!

Mas-Oyama-Hideyiki-Ashihara

Tutti conoscono o hanno visto una foto del famoso karateka Masutasu Oyama o, in breve, Mas Oyama. Si tratta del fondatore del Kyokushinkaikan, che è la prima organizzazione di karate Kyokushin al mondo. Alcuni di voi potrebbero conoscerlo anche per via della leggendaria storia di quando uccise un orso con le sue tecniche letali.

Tuttavia sapevate che c’era un discepolo così temuto da Oyama che dovette espellerlo dall’organizzazione? Scoprite, in questo video, chi è, quali sono le sue tecniche e come potete applicarle alle vostre pratiche.

Il nome di questo karateka è Hideyiki Ashihara. Nacque il 5 dicembre 1944, fuori Nimicho Hiroshima in Giappone.

Entrò per la prima volta in contatto con il Budo, arti marziali, quando iniziò a praticare Kendo, all’età di 10 anni. Nel settembre 1961, all’età di 16 anni, dopo essersi trasferito a Tokyo, entrò per la prima volta nel club di karate. Il club era il dojo di Oyama, successivamente il Kyokushinkaikan Hombu dojo diretto da Masutatsu Oyama. La sua mentalità e la dura pratica lo resero Shodan il 26 marzo 1964.

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Aveva solamente 19 anni, eppure nessuno nel dojo era in grado di batterlo. Nel 1966 era istruttore nel Kyokushinkai karate all’Hombu dojo, diventando uno dei discepoli più prossimi a Oyama.

Quando divenne più forte, la sua popolarità salì alle stelle grazie alla sua apparizione nel famoso fumetto di karate Karate Baka Ichidai. Alcuni media lo definivano decimo dan nel combattimento di strada. Tuttavia nel 1978 egli fu espulso dal Kyokushinkaikan.

Alcuni dicono che Mas Oyama aveva paura di Ashihara perché era diventato popolare e più forte di lui. Questo fu ciò che premise ad Ashihara di sviluppare ulteriormente il suo proprio stile di karate, l’Ashihara Karate, con la parola chiave “Sabaki”. 

Quindi cosa è Sabaki? Sabaki, in breve, è la filosofia che chiunque alleni il proprio corpo più razionalmente e intensifichi la funzione del proprio corpo, vince la battaglia. È diverso dall’approccio del Kyokushinkaikan di sconfiggere la forza con la forza.

Ci sono tre punti principali per il Sabaki: il primo punto è la preparazione. Ciò che intendo con questo è l’uso delle quattro posizioni rappresentate dal simbolo circolare dell’Ashihara karate.

Ashihara-karate-sabaki

È molto importante come primo punto. Come vedete in questo diagramma, il primo posizionamento si ha quando l’avversario si fa avanti, si risponde diagonalmente a sinistra e questa non è una linea regolare e netta, è più un cerchio.

Lo stesso si ha con il numero due: qui si va sul lato destro dell’avversario, trascinando la gamba posteriore. Nel prossimo esempio si attira nuovamente l’avversario con un movimento circolare.

Nell’ultimo si tira indietro ancora di più la gamba posteriore per trascinare l’avversario verso di sé. Questo può essere molto diverso dal modo in cui ci muoviamo nel karate moderno, dove solitamente passiamo dalla parte posteriore in avanti in linea retta. 

Il secondo punto è l’anticipazione e valutazione del Maai. Nello stile Ashihara karate si ha l’enfasi sulla tempistica del Senusen, dove si attacca prima che l’attacco finisca.

Per esempio in questo breve video dove Ashihara prova un calcio basso come contrattacco per un mawashigeri jodan, potete notare che Ashihara termina il calcio prima che l’avversario termini il calcio. È dunque molto importante percepire l’attacco dell’avversario e applicare il contrattacco su di esso.

L’anticipazione e uso del Maai è molto simile al kumite odierno.

Più velocemente l’atleta o il guerriero riesce a percepire il momento dell’attacco, prima questo riesce a muovere il corpo in avanti conseguendo la vittoria.

Il terzo punto è la posizione. Questa deve essere sempre mantenuta in qualunque situazione per dare la massima mobilità. Ashihara menziona che bisogna stare yawara kaku. Yawarakai significa essere morbido e flessibile in ogni momento. Egli parla anche di diventare acqua in modo da potersi indurire quando si vuole. 

Sebbene la lunghezza delle posizioni sia diversa, questo approccio di rilassamento è comunemente visto anche nel karate moderno. Forse alcuni di voi sapranno che Aghayev è conosciuto per rimanere rilassato tutto il tempo e reagire molto velocemente.

“Posizionamento”, “tempismo/anticipazione” e le vostre “posizioni”: le parole chiave che ho introdotto oggi possono essere applicate a ogni stile di karate o arte marziale in generale.

Articolo tradotto con l’autorizzazione dell’autore Yusuke Nagano, a cura di Valentina Zucchetto.

 

2 commenti su “Persino Kyokushin Oyama aveva paura di lui | Ashihara Karate”

  1. Uno dei tantissimi esempi di come il karate è sia tradizione ma soprattutto evoluzione. Differenze di maestro in maestro, ma anche di maestro in allievo. Davvero molto interessante notare pure come a volte si creino delle rivalità nello stesso dojo comunque necessarie per lo sviluppo di altri stili e tecniche. Ottimo articolo!

     
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