Ehi tu, come ti muovi?
Nelle Mosse di Karate gli spostamenti sono una parte fondamentale. Abbiamo già visto le Mosse di Karate di Difesa. Oggi passiamo invece agli spostamenti!
Gli spostamenti del Karate o ashi sabaki, sono delle vere e proprie tecniche da apprendere correttamente per poter rendere efficace il resto delle tecniche. Hai mai visto qualcuno combattere da fermo?
Allora come cantavano i Junior Senior nel 2002: “Everybody, move your feet and feel united!”
Momento revival a parte, capiamo insieme perché gli spostamenti del Karate sono alla base del combattimento e del karate.

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Spostamenti del Karate: il significato del termine Ashi Sabaki
Ashi 足 significa piedi Sabaki 捌き gestire, manipolare; quindi gestire i piedi.
Come ogni situazione di movimento dell’essere umano anche nel Karate i piedi e gli spostamenti sono fondamentali.
Che si tratti dei passi di un attacco di pallavolo, dei passi di danza, dei passi del basket, dei passi di corsa, dei passi di boxe, dei passi di Karate, il movimento determinato dallo spostamento dei piedi è fondamentale per la buona riuscita dell’azione sportiva o dell’azione motoria funzionale.
Spesso vengono sottovalutati, ma gli spostamenti sono alla base del movimento umano e trattandosi di un combattimento sono fondamentali per la buona riuscita di difese o attacchi di qualsiasi natura.
Nel Karate si inizia spesso con un facile movimento (camminata) che si allena per moltissimo tempo, trascurando, soprattutto nel Kata, il resto degli spostamenti. Poi quando si applicano tecniche di difesa personale, combattimento (a contatto o non) si apprezzano, si imparano e si sviluppano gli spostamenti.
Le possibilità di spostamento sono davvero molte e conoscerle e padroneggiarle deve essere una tua priorità al pari di allenare pugni e calci.
Gli spostamenti nelle Mosse di Karate: tra il piede e il pavimento ci deve essere un foglio di carta
In tutti gli spostamenti è indispensabile mantenere il contatto con il suolo, sia per rimanere radicati e quindi stabili, sia per poter esprimere potenza, partendo dall’appoggio, nelle azioni difensive e offensive.
Ho sentito questa frase quando ero appena una cintura gialla e mi è rimasta impressa nella mente:
“tra il piede e il pavimento un foglio di carta!”
Quindi negli spostamenti non si deve mai eccedere con l’ampiezza dell’elevazione degli arti. Se vedete gli spostamenti di un Kendoka sembrano pattinare.
Rimani con i piedi per terra ed eviterai di assaggiare il pavimento e guardare il soffitto.
Perché sono importanti i movimenti con i piedi
Perchè ti devi spostare? per raggiungere un obiettivo lontano da te o in generale modificare la distanza rispetto ad altri, ma non solo.
Lo spostamento avviene per togliere la distanza da un attacco, arretrando incrementerai lo spazio che l’attacco deve compiere e quindi neutralizzerai parte della forza e dell’efficacia dei colpi.
Lo spostamento può essere anche laterale così da togliere il bersaglio dalla traiettoria dell’attacco.
Molte delle tecniche di attacco, soprattutto nelle spinte per i pugni, la tecnica parte dai piedi e lo spostamento diventa parte dell’azione di attacco. Utilizzare la sola spinta delle anche e la distensione degli arti non sfrutta certo il massimo del potenziale cinetico.
Il corpo che si muove, spinto dai piedi, produce sicuramente maggiore energia.
Inoltre, gli spostamenti possono essere utilizzati per nascondere il vero attacco, quindi puoi fintare, con il movimento dei piedi, l’intenzione di portare un attacco per poi concludere con altro. Se si parla di kumite sportivo, dai un occhio al movimento dei piedi dei grandi campioni.

E allora i saltelli?
Nel kumite sportivo moderno si vede spesso il movimento “saltellato” e spesso viene erroneamente tradotto in mancanza di stabilità e poca adesione al suolo.
Nella realtà, il corretto movimento della fluttuazione, saltello, o basculamento che dir si voglia, non è prevede un’evidente fase aerea ma piuttosto un movimento con l’avampiede molto vicino al suolo.
Il vantaggio del saltello è legato alla necessità di rapidità e di essere più veloce dell’avversario: per superare facilmente il momento di inerzia è preferibile avere il corpo già in movimento.
Inoltre il riflesso miotatico di pre-stiramento del muscolo durante l’atterraggio produce una reazione elastica che incrementa la spinta.
Se hai dei dubbi sulla validità del movimento fluttuato ti consiglio di controllare cosa fanno i pugili, gli schermidori e molti altri sport da combattimento.
Se però saltelli come un principiante con tutto il piede che poggia al suolo, con evidenti e lunghe fasi aeree (non è salto in alto), non stai muovendoti correttamente e potrebbe diventare addirittura controproducente: lo capirai al primo ashi barai!

Il Re degli Ashi Sabaki: Yori Ashi o Okuri Ashi
Lo spostamento di Karate più efficace, maggiormente utilizzato e più allenato nel kumite è lo Yori Ashi (chiamato anche Okuri Ashi).
In cosa consiste lo Yori ashi: Spingendo con la gamba posteriore (se voglio avanzare) sposterò per primo il piede anteriore che scivolerà in avanti; Il piede posteriore verrà richiamato ripristinando l’assetto e la posizione corretta. Lo spostamento non sarà profondissimo, anche se atleti di alto livello spingono chilometri, ma sicuramente sarà improvviso e estremamente rapido.
Lo stesso spostamento lo posso utilizzare in difesa per “togliere la distanza” invertendo il lavoro di propulsione: l’arto anteriore spingerà indietro e il piede posteriore si sposterà, indietro, per primo; Il piede anteriore ripristinerà la distanza arretrando.
Yori Ashi 寄り足 significa piede avvicinato, trascinato.
Okuri Ashi 送り足 significa piede inviato.
Similmente gli spostamenti laterali sono eseguiti con lo stesso principio: si sposta per primo il piede prossimo alla direzione. Se vado a destra sposterò il destro, se vado a sinistra il sinistro. Nelle quattro direzioni assume il nome di Shiho Ashi-Sabaki.

Tanti spostamenti ma nella tradizione?
Se osserviamo i kata anche sommando le diverse scuole e stili si riducono drasticamente le tipologie di spostamenti proposti.
Prevalentemente avanzamenti (Ayumi ashi) e qualche arretramento nelle diverse posizioni, pochissimi Yori Ashi e tantissime rotazioni di dubbia utilità pratica. Salvo rare eccezioni, nel kata ci si sposta camminando ma poi si combatte in altro modo, come avviene anche nel Bunkai.
Da dove vengono quindi tutti questi diversi tipi di spostamento dei piedi nel Karate? Sicuramente dalla spada, nell’attuale Kendo ci sono tutti, si ritrovano nell’Aikido e alcuni anche nel Ju Jutsu e nel Judo.
Principi fondamentali degli Ashi Sabaki
Ci sono alcuni principi comuni a tutti gli spostamenti e sono i fondamentali teorici degli spostamenti del karate:
Ukimi (fluttuante)
Il movimento, benché parta dai piedi, deve avvenire come se il baricentro (hara) fosse il motore del movimento.
Il core è attivo e la colonna eretta, gli spostamenti avvengono per effetto delle gambe che galleggiano sotto il busto.
La respirazione diaframmatica permette di mantenere compatto il busto e di controllare gli arti inferiori che vengono richiamati e spinti verso e da il centro del corpo.
I muscoli del pavimento pelvico, i muscoli addominali inferiori, i glutei e i muscoli dell’inguine dovrebbero essere attivi nel “prendere il controllo” della gamba.
Dovrebbe esserci la sensazione che quei muscoli stiano mantenendo, tirando, “succhiando”, la gamba verso il centro del corpo.
Zui Ban – movimenti di accompagnamento
Il movimento inizia dal centro del corpo e le gambe cooperano per proseguire l’azione, il movimento delle gambe è una conseguenza dell’azione del centro del corpo e della colonna vertebrale.
Le gambe dovrebbero essere morbide e non fare uno sforzo indipendente isolato, sebbene rilassate, devono essere leggermente compresse l’una contro l’altra, in modo che agiscano nel loro insieme.
Itsuku – congelato, rigido
Dirigere l’attenzione e concentrarsi su una sola parte del corpo, porta il resto del corpo a rimanere immobile senza possibilità di reazione.
Questa è una condizione ovvia che dovrebbe essere evitata.
Quando non ci muoviamo, la respirazione dovrebbe interagire con i piedi, garantendo così la presenza costante di energia potenziale.
Il movimento non si ferma mai finché non “catturi” l’avversario.
Puoi attaccare improvvisamente direttamente, o cambiare il ritmo cambiando la respirazione e la pressione dei piedi, o cambiando i piedi in posizione (Kae-ashi) per afferrare o interrompere il ritmo dell’avversario ma non dovresti mai irrigidirti, esitare o smettere di respirare e perdere la connessione con i piedi perché risulteresti rigido – Itsuku.
Classificazione degli spostamenti Ashi Sabaki

Ayumi Ashi
歩み足 – Camminare
Spostare i piedi alternandoli: il piede posteriore diventerà quello anteriore.
Usando il concetto di Zui Ban, il centro si muove e le gambe si accompagnano, come se le gambe pendessero liberamente dal centro del corpo.
A differenza di quando cammino normalmente (deambulazione) i piedi toccano il suolo prima con la punta (avampiede) e non con il tallone.
Le ginocchia sono leggermente piegate, Nishiyama diceva di pensare a camminare come se si stesse entrando di soppiatto.
I piedi rimangono vicini al suolo (il famoso foglio di carta) e in ogni momento sono pronti ad esercitare pressione su terreno per portare una tecnica o modificare lo spostamento.

Tsugi Ashi
次足 – Passo in successione
Il piede posteriore viene richiamato verso l’anteriore, fino a raggiungere il suolo e con la reazione alla spinta fa avanzare il piede anteriore.
Spesso il piede posteriore raggiunge l’anteriore facendolo assomigliare ad un movimento di “piede scaccia piede”. Durante lo spostamento del piede è fondamentale non variare la posizione del busto.
Più che un movimento alternato deve assomigliare ad un movimento a catena, la gamba posteriore avanza, tanto quanto è necessario per la distanza (a volte mezzo passo e talvolta passando il piede anteriore) e quando tocca il suolo, il piede anteriore continua in avanti.
Efficace per coprire lunghe distanze deve essere utilizzato quando l’avversario non è pronto all’attacco per evitare il rischio proiezione quando i piedi sono uniti.

Kae Ashi:
替え足 – scambio dei piedi
Si tratta di una sostituzione dei piedi, senza muovere significativamente il busto. Si utilizza soprattutto per variare il ritmo e per modificare l’arto avanzato/arretrato e rendere poco leggibile l’eventuale attacco.
Durante lo spostamento, quando entrambe le gambe sono sotto il baricentro è possibile eseguire l’attacco utilizzando entrambe le spinte (di entrambi i piedi), ciò significa che mentre le gambe sono libere, il centro del corpo può applicare due direzioni di energia opposte a entrambe le gambe, una gamba può essere sollevata dal centro del corpo mentre l’altra riceve pressione per usare la reazione al suolo per avviare una tecnica.
Può essere utilizzato per assorbire l’attacco dell’avversario e rispondere conseguentemente. Il piede anteriore toglie la distanza arretrando per poi spingere in avanti l’arto posteriore che si “sostituisce” all’altro.

Chidori ashi
千鳥足 – passo dell’uccello
Sashi ashi 差し足 – passo furtivo
Kosa-ashi 交叉足 – passo incrociato
Passo con un piede che supera incrociando l’altro per poi ripristinare la posizione dopo lo spostamento. Può essere eseguito in avanzamento, arretramento e lateralmente.
Utilizzato per compiere avvicinamenti da lunga distanza mantenendo il baricentro molto basso e i piedi in appoggio costante al suolo.
Utilizzato anche nel combattimento a corta distanza per effettuare la tecnica preparatoria per alcune proiezioni.

Mawashi-ashi
廻り足 – piedi circolari
Spostamenti circolari sono utilizzati soprattutto per evitare gli attacchi avversari; La rotazione avviene partendo dalla colonna vertebrale con rotazioni del busto che anticipano il movimento circolare dei piedi.
Gli spostamenti circolari possono essere effettuati con piede perno anteriore o posteriore. Possono essere anche movimenti composti con spostamento di entrambi i piedi.
Generalmente si cerca di uscire dall’attacco ponendosi nel punto più vantaggioso per il contrattacco e uscendo dove l’avversario è meno efficace per attacchi consecutivi.
Mawari Ashi è anche lo spostamento per il cambio del fronte utilizzato nei kata e nei fondamentali Kihon (mawatte).

Tenkan ashi
転換足 – piede che cambia direzione
Movimento circolare di 180° mantenendo fermo (perno) il piede anteriore. Utilizzato anche per evadere da un attacco ruotando attorno all’attaccante. Si ruota avanzando di schiena e portando il piede posteriore in avanti per poi cambiare fronte.
Utilizzato insieme a parate circolari che accompagnano l’attacco.
Tobi ashi
飛び足 – piedi volanti
E’ un passo nel quale si staccano i piedi da terra realizzando un salto. In realtà contrariamente a quanto si vede realizzato nei Kata agonistici, dove il baricentro viene spinto più in alto possibile per enfatizzare l’atletismo, il baricentro deve rimanere vicino al suolo per ripristinare il prima possibile il contatto degli appoggi. Si salta quel tanto che basta per evitare un attacco, o superare un ostacolo.
Utilizzato anche in alcune tecniche di anticipo di pugno per modificare la traiettoria dell’attacco che diventa una diagonale dall’alto.

Suri ashi
摺り足 – piede strusciato
Spostamento di entrambi i piedi che mantengono costante il contatto con il terreno scivolando.
Tipico di alcuni kata come Annan Dai ed alcune scuole come la Ryūei Ryu e Uechi Ryu.
Questo Ashi Sabaki è davvero tipico degli spostamenti del kenjutsu, del kendo. Mantengo i piedi a terra per poter sferrare l’attacco in qualsiasi momento.
Altri ancora
In realtà esistono altri spostamenti e esistono differenti classificazioni. Credo che aldilà delle diverse nomenclature sia fondamentale acquisire il maggior numero di spostamenti così da essere in grado di gestire lo spazio e utilizzare forme tattiche di combattimento diverse tra loro.
Allenare gli spostamenti dei piedi
Oltre all’allenamento tecnico dei fondamentali con lo studio degli spostamenti eseguiti al vuoto ti consiglio di provare tutti gli Ashi sabaki a coppie trovando il significato dello spostamento ed il perchè utilizzarne diverse tipologie.
È come avere la “famosa” cassetta degli attrezzi e poi usare sempre il martello, sia con il chiodo che con la vite.
Imparando differenti spostamenti potete utilizzare quello giusto per la giusta situazione tecnico-tattica.
Allenare la tecnica non basta! dobbiamo rendere veloce l’utilizzo dei piedi e assimilare lo spostamento con l’utilizzo delle tecniche di attacco e difesa.
Un buon allenamento per la rapidità risulta quello con la speed ladder.
Un buon allenamento per l’efficacia potrebbe essere il Kumite!