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Il metodo infallibile per apprendere un nuovo kata

Ecco alcuni consigli pratici per imparare nuovi Kata e migliorare le tue abilità nella memorizzazione. Scopri come superare i blocchi mentali e mantenere la motivazione. Leggi ora l'articolo e inizia a migliorare le tue capacità di apprendimento dei Kata.

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I Kata sono una parte importante del karate, poiché rappresentano un insieme di movimenti e tecniche di combattimento che sono stati codificati e trasmessi di generazione in generazione.

Imparare nuovi Kata può essere un processo impegnativo, sia fisicamente che mentalmente, poiché richiede l’apprendimento di una sequenza specifica di movimenti e la loro esecuzione perfetta.

Fissarlo nella mente

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Tuttavia, ci sono alcune cose che puoi fare per aiutare a imparare e fissare i Kata nella tua mente:

  1. Pratica regolarmente: la pratica regolare è essenziale per imparare e fissare i Kata nella tua mente. Cerca di dedicare almeno 30 minuti al giorno alla pratica, a volte basta anche meno tempo, per ripassare un kata di base bastano solo 5-10′.
  2. Dividere il Kata in parti: può essere utile dividere il Kata in parti più piccole e concentrarsi su una sezione alla volta. In questo modo, puoi imparare il Kata più facilmente, un movimento alla volta. Suddividere il Kata in parti più piccole e concentrarsi su una parte alla volta fino a quando non viene memorizzata. Quindi, unire le parti per completare il Kata.
  3. Visualizzare il Kata: prova a chiudere gli occhi e visualizzare mentalmente il Kata, cercando di immaginarlo nella tua mente con il massimo dettaglio possibile. Questo può aiutare a fissare il Kata nella tua mente e a ricordarlo con più facilità.
  4. Praticare lentamente: all’inizio, prova a eseguire il Kata lentamente, in modo da poter concentrarti su ogni singolo movimento e assicurarti di eseguirlo correttamente. Man mano che diventi più bravo, puoi aumentare la velocità.
  5. Chiedere aiuto a un insegnante o a un compagno di allenamento: se hai difficoltà a imparare il Kata, non esitare a chiedere aiuto a un insegnante o a un compagno di allenamento. Possono darti consigli e correzioni che ti aiuteranno a padroneggiare il Kata.
  6. Youtube… Sì, guardare video di Kata su YouTube può essere un modo utile per imparare nuovi Kata e migliorare la tua tecnica. I video ti possono mostrare come eseguire correttamente il Kata e ti possono fornire un riferimento visivo che puoi usare mentre lo pratichi.
    Tuttavia, è importante ricordare che guardare video non può sostituire la pratica diretta con un insegnante qualificato o con un compagno di allenamento. È sempre meglio avere una guida esperta che possa correggere la tua tecnica e darti consigli personalizzati per aiutarti a migliorare.

Orientamento spaziale

L’orientamento spaziale è importante nella pratica dei Kata poiché ti permette di orientarti nello spazio e di eseguire i movimenti in modo preciso e coordinato. Approfondisci il valore dell’embusen.

Ecco alcuni consigli per migliorare l’orientamento spaziale durante la pratica dei Kata:

  1. Pratica con un compagno di allenamento: praticare con un compagno di allenamento può aiutare a migliorare l’orientamento spaziale poiché ti permette di vedere il tuo compagno di allenamento e di reagire ai suoi movimenti.
  2. Usa una serie di punti di riferimento: durante la pratica, cerca di usare punti di riferimento come muri, finestre o altri oggetti fissi per aiutare a orientarti nello spazio.
  3. Guarda negli specchi: praticare davanti a uno specchio può aiutare a migliorare l’orientamento spaziale poiché ti permette di vedere i tuoi movimenti da diverse angolazioni.
  4. Pratica in spazi aperti: praticare i Kata all’aperto, in spazi aperti come un parco o una palestra, può aiutare a sviluppare l’orientamento spaziale poiché hai più spazio per muoverti e più punti di riferimento visivi.
  5. Impara a utilizzare i sensi: impara a utilizzare tutti i tuoi sensi, non solo la vista, per aiutarti a orientarti nello spazio. Ad esempio, cerca di percepire il movimento dell’aria sulla tua pelle o il suono dei tuoi passi per aiutarti a muovere nello spazio.
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Visual Training e Kata

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La visualizzazione è un metodo di apprendimento in cui si immagina di eseguire un comportamento o un’azione nella propria mente, come se stessi guardando un film. La visualizzazione è considerata un metodo efficace per apprendere nuovi schemi mentali, poiché attiva le stesse aree del cervello utilizzate durante la esecuzione reale dell’azione.

I metodi di visualizzazione si basano sull’idea che immaginando di eseguire un comportamento, si può migliorare la capacità di eseguirlo effettivamente.

Ci sono diverse tecniche di visualizzazione che possono essere utilizzate per apprendere nuovi schemi mentali. Ad esempio, si può immaginare di eseguire un comportamento passo dopo passo, come se si stesse guardando un film al rallentatore.

Oppure si può immaginare di eseguire un comportamento dal punto di vista di una terza persona, come se si stesse guardando un film. La chiave è immaginare il comportamento con il maggior dettaglio possibile, compresi i movimenti del corpo, i suoni e le sensazioni.

La visualizzazione è un metodo efficace per apprendere nuovi schemi mentali, poiché aiuta a creare un’immagine mentale di come si vuole eseguire un comportamento. Questo può aiutare a migliorare la capacità di eseguire effettivamente il comportamento, poiché il cervello riconosce l’immagine mentale come un’esperienza reale.

Ecco alcuni esempi di tecniche di visual training specifiche:

  1. Tecnica della visualizzazione dettagliata: questa tecnica consiste nell’immaginare il comportamento o l’azione con il maggior dettaglio possibile, compresi i movimenti del corpo, i suoni e le sensazioni. Questo aiuta a creare un’immagine mentale realistica che può essere utilizzata per migliorare le prestazioni.
  2. Tecnica della visualizzazione dal punto di vista della terza persona: questa tecnica consiste nell’immaginare di osservare se stessi eseguire un comportamento o un’azione, come se si stesse guardando un film. Questo aiuta a ottenere una visione d’insieme del comportamento o dell’azione e a identificare eventuali errori o inefficienze.
  3. Tecnica della visualizzazione dal punto di vista della prima persona: consiste nell’immaginare di eseguire un comportamento o un’azione dal proprio punto di vista, come se si stesse vivendo l’esperienza in prima persona. Questo aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio corpo e delle proprie azioni.
  4. Tecnica della visualizzazione guidata: consiste nell’utilizzare un insegnante o un professionista per guidare attraverso la visualizzazione, fornendo indicazioni dettagliate su come immaginare un comportamento o un’azione.
  5. Tecnica della visualizzazione dinamica: consiste nell’immaginare di eseguire un comportamento o un’azione in situazioni dinamiche e in contesti differenti. Questo aiuta a sviluppare una maggiore flessibilità e adattabilità.

Riepiloghiamo:

  1. Pratica regolarmente e suddividi il Kata in parti più piccole.
  2. Visualizza il Kata mentalmente e cerca di eseguirlo lentamente.
  3. Chiedi aiuto a un insegnante o a un compagno di allenamento.
  4. Migliora l’orientamento spaziale durante la pratica dei Kata usando punti di riferimento o guardando negli specchi.
  5. Utilizza la visualizzazione per aiutarti a imparare il Kata e migliorare la tua tecnica.
 

3 commenti su “Il metodo infallibile per apprendere un nuovo kata”

  1. Oggi ogni kata deve essere appreso (se già esistente) o ideato (se di nuova elaborazione) tenendo presenti due aspetti fondamentali: la chiave della tradizione marziale antica (combattimento immaginario) e la chiave della competizione sportiva moderna (prestazione di tipo qualitativo, closed skill performance). La definizione comunemente accettata a livello mondiale che tende ad accomunare i due aspetti è quella di “COMBATTIMENTO CODIFICATO”. Potremmo qui tentare una definizione più complessa ed estesa comunque valida in riferimento alle due chiavi di interpretazione. La struttura del kata, come noi lo intendiamo, malgrado l’apparenza di rigidità per l’aderenza ad un modello stereotipato e fisso, presenta invece estrema versatilità e situazionalità: gli antichi Maestri orientali affermavano che bisognava fornire un modello per ricavare un’espressione. Dunque si parla di “combattimento codificato” concepito come struttura sistemica più o meno complessa di una gestualità comunicativa di significati che fonda la propria armonia intrinseca ed espressiva sulle scansioni spazio-temporali dei ritmi esecutivi in unzione di prestabilite finalità combattive. Io intendo il “KATA” come la “filogenesi disciplinare” mentre il “KUMITE” l’ontogenesi disciplinare… Ovvero aspetti integrati ed inseparabili della disciplina.

     
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  2. Anche la gara di kata a squadre mi pare una trovata per fare puro spettacolo in quanto ritengo contraddittorio equiparare i ritmi e le attitudini di atleti diversi. Infatti, ognuno di essi possiede una propria peculiarità sotto il profilo costituzionale e motorio e ciò comporta diverso senso del ritmo, diverso rapporto con la spazialità e personale sensibilità propriocettiva. Far eseguire un kata a tre atleti contemporaneamente come se fossero dei cloni non risponde ad alcuna logica, né generale, né disciplinare.

     
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