Cosa è lo Shorinji Ryu Karate?
Yusuke a Okinawa stagione 2, il secondo episodio inizia da un’intervista del Maestro Sakugawa nel dojo dello Shorinji Ryu.
Se non hai ancora guardato la prima stagione, dai un’occhiata anche al video della prima stagione.
Y: Prima di tutto, per chi sta guardando questo video, potrebbe presentarsi e raccontarci la sua esperienza nel karate?
S: Mi chiamo Masanobu Sakugawa. La mia vita da karateka è iniziata a 15 anni quando, con mio cugino e i suoi amici dello stesso villaggio, ho visitato per la prima volta il dojo di Joen Nakazato. Mio cugino diceva sempre “oltre a rimanere duro, devi allenarti duramente”. Ancora non ero ufficialmente entrato nel dojo.
Y: Giusto, era lì con loro.
S: Fortunatamente Sensei Joen si prese grande cura di me. Non stavo imparando ancora nessun kata. Si trattava per lo più di posizioni come Zenkutsu Dachi, Nekoashi Dachi e Shiko Dachi. L’attenzione era solo su questi punti. Poi mi iscrissi alla Chinen High, una famosa scuola di preparazione della zona. Mi sono iscritto lì perché avevano un club di karate. Fino al secondo anno di liceo ho imparato il Kobayashi Shorin Ryu del lignaggio Yuchoku Higa sotto il Maestro Onagawa, un insegnante molto brutale.
Y: Oh, quindi ha iniziato con il Kobayashi Shorin Ryu.
S: Esatto. Quindi ho iniziato con Naihanchi. A rigor di termini di Shorinji Ryu, non pratichiamo Naihanchi. E quando ero al secondo anno di liceo ero più bravo del mio Senpai perché il mio Kihon si era formato nel dojo di Sensei Joen. Quindi ero migliorato sia nel Kata che nel Kumite e, dopo averlo capito, ho cominciato ad annoiarmi. Così sono tornato nel dojo di Sensei Joen.
Y: Dunque è tornato.
S: È così che sono diventato ufficialmente allievo di Sensei Joen.
Y: Da quel momento si è concentrato sullo Shorinji Ryu.
S: Esatto, e a 20 anni ho ottenuto la mia certificazione di primo dan. Quindi, sì, sono passati più di 50 anni di karate da quel momento. Per essere certificato come il più alto Hanshi 10 Dan sotto la Okinawa Karate Federation, bisogna avere più di 70 anni. E finalmente lo scorso maggio ho ricevuto il certificato.
Y: Questo è il grado che deve possedere per esibirsi nella fase speciale dell’Okinawa Karate Kaikan, giusto?
S: Esatto. Inoltre ero presidente della Okinawa Karate Federation. Così ho aiutato con l’apertura dell’Okinawa Karate Kaikan, mentre all’Okinawa Karate World Tournament, che si terrà il prossimo agosto, farò una dimostrazione.
Y: Quali sarebbero le caratteristiche dello Shorinji Ryu? In altre parole, cosa c’è di speciale negli insegnamenti del fondatore, Sensei Joen?
S: Innanzitutto, abbiamo solo 7 kata e 1 Bo kata perché crediamo che la tradizione non debba essere attirata dal cambiamento delle tendenze. Sensei Joen e il suo Sensei Chotoku Kyan credevano lo stesso. Il nostro valore deriva da questo modo di preservare le tecniche.
Lasciate che vi spieghi un po’ di più sui loro kata: loro iniziano prima con Ananku, che dovrebbe derivare da Taiwan, poi c’è Seisan, che è il loro kata fondamentale di base. Dopo viene Wanshu, equivalente di Enpi nello Shotokan. Passai, nella versione Shotokan Bassai. Gojushiho. Chinto, nella versione Shotokan Gankaku. Kusanku, che nella versione Shotokan sarebbe Kanku Dai e infine c’è Tokuminu Kun che è il loro Bo Kata.
Qualcuno di questi kata si sovrappone al vostro stile di karate? Fatemi sapere nella sezione commenti qui sotto.
S: E abbiamo questo detto sui nostri fondamentali: “tutto inizia con Seisan e finisce con Seisan”. Permettimi di spiegare un po’ gli aspetti formativi di Seisan. Ti metti in questa posizione [5:02] e abbassi le spalle, questa posizione la chiamiamo Seisan Dachi [5:08] non Naihanchi Dachi (Kiba/Shiko Dachi), ti muovi con le gambe a Naihanchi Dachi, ma il nostro Seisan Dachi piega la gamba in questo modo [5:20]
Y: Verso il basso così? [5:26]
S: Più così, stringendo i glutei [5:27] invece la posizione che si è diffusa nel Giappone continentale, che Choki Motobu ha definito “Kiba Dachi”, lo stringono in questo modo [5:46]
Y: Verso l’interno così? [5:48]
S: Esatto, esatto. Si chiama Kiba Dachi in Naihanchi (Tekki) ma solleviamo in questo modo [5:55] questo è Naihanchi Dachi. Ma in Seisan lo chiamiamo Seisan Dachi [6:05]. Uniamo la linea della punta e il tallone e non lo stringiamo in su ma in giù. Lo facciamo così [6:18] inspira, respira e [6:22] abbassa le spalle. Tira fuori la scapola. Lo ripeti 3 volte in avanti. Non Naihanchi Dachi (Kiba/Shiko Dachi) [6:26]. Poi un Morote Uke [6:35] afferra il collo e premi verso il basso. Siamo ancora in Seisan Dachi. Poi questo [6:44] 1. Para, 2. Capovolgili, 3. Afferrali, 4. Stringi la spalla verso il basso. Lo ripeti 3 volte [6:54]. La prossima tecnica è in Shizentai (posizione naturale) perché è Shuri Te [7:05]. Anche dall’altra parte [7:11]. Questo è il nostro Seisan fondamentale. È il Seisan di cui parlavo, non Naihanchi.
Y: La prego di farmelo condividere più tardi. Dovendo imparare 8 kata in totale, quale è stata la sua motivazione nel continuare così a lungo?
S: Penso che sia il rispetto verso il mio Sensei. Sensei Joen era il discepolo più vicino a Chotoku Kyan, ecco perché lo rispetto molto. Era un uomo molto modesto, mai in ritardo.
Y: Questo le ha fatto desiderare di essere come lui?
S: È esatto. Mi disse anche di diventare presidente della Okinawa Karate Federation, quelle furono alcune delle sue ultime parole quando morì a 89 anni. L’ho fatto per 6 anni perché rispettavo molto il mio Sensei.
Y: La ringrazio molto. La prego di permettermi di procedere con il Kihon.
Dunque Sensei Sakugawa ha praticato il karate perché rispettava molto il suo Maestro. E voi? Perché praticate arti marziali? O, se non le praticate, perché vi interessano le arti marziali? Fatemi sapere nella sezione commenti qui sotto.
Nell’episodio numero 3 di “Yusuke a Okinawa” stagione 2 muoveremo il nostro corpo per imparare le tecniche dello Shorinji Ryu Karate.
Se avete guardato fino a questo punto, assicuratevi di mettere mi piace a questo video e di iscrivervi al mio canale nell’attesa del prossimo episodio.
Inoltre tengo lezioni di gruppo e individuali online di karate, dategli un’occhiata e ci vediamo nel prossimo episodio.
Articolo tradotto con l’autorizzazione dell’autore Yusuke Nagano, a cura di Valentina Zucchetto.