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La squadra maschile di Kata in finale per l’oro: “Non ci siamo mai tirati indietro”

Intervista esclusiva alla squadra maschile che si giocherà l'oro in questo weekend a Lisbona.

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I “tre moschettieri” del kata hanno raggiunto il primo step: la K1 Lisbon vedrà i colori azzurri lottare per l’oro. A più di un anno di distanza dall’ultima esibizione corale, considerando che aveva saltato la Premier di Istanbul, il Team maschile di kata si è preso con forza, talento e abnegazione la finale per il metallo più pregiato.

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Alessandro Iodice, Gianluca Gallo Giuseppe Panagìa hanno stampato un ottimo 25.32 sul tabellone, mettendosi alle spalle sia gli egiziani che gli spagnoli. Ora la finalissima di domenica li metterà di fronte al “dream team” turco formato da Sofuoglu, Goktas e Ozdemir. I tre membri della Nazionale Azzurra hanno però ben chiaro quale sia l’obiettivo, a partire dal capitano Alessandro Iodice:

Ci siamo visti veramente poco in questi mesi ed è anche per questo che la finale ha un sapore speciale. Abbiamo portato avanti un lavoro “a distanza”, ma non ci siamo mai tirati indietro. Ora ci aspetta uno scoglio altissimo, rappresentato dalla Turchia. Sappiamo benissimo quale sia il valore del loro team, ma anche noi siamo consapevoli di ciò che possiamo dare: sarà una battaglia aperta ad ogni risultatoIl ringraziamento più grande va a noi stessi, non ci siamo davvero mai tirati indietro. Questo, unito all’appoggio di tecnici, gruppi sportivi (CSO Esercito, CS Carabinieri e Fiamme Oro Polizia di Stato) ci ha dato grande forza.”

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La K1 Lisbon è l’ultima tappa prima dell’importantissima kermesse continentale, ovvero l‘Europeo. La massima rassegna del Vecchio Continente sarà l’ennesimo banco di prova per un gruppo che sta dimostrando di trovare sempre più affiatamento, Gianluca Gallo crede che sia arrivato il momento di mirare con decisione al bersaglio grosso:

Lavoriamo per vincere l’Europeo, non servono tanti giri di parole. C’è estrema fiducia per il risultato raggiunto qui in Portogallo, una bella iniezione in vista di un evento che rappresenta uno dei nostri obiettivi annuali. Negli ultimi anni sono state parecchie le finali tra Italia e Turchia alle Premier League, forse abbiamo raccolto meno di quanto seminato. Sentiamo però di essere cresciuti molto e sotto più aspetti, ora è giunto il momento di spingere per arrivare il più in alto possibile. Conquistare il bronzo o l’argento ormai non ci basta più, ci siamo posti questo obiettivo e daremo il massimo per portarlo a casa. Ovviamente portiamo tutto il rispetto del caso a tutti i nostri avversari, che sappiamo essere di un livello altissimo. Noi però ci siamo, adesso vogliamo che se ne rendano conto anche gli altri team.” 

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Giuseppe Panagìa, infine, dimostra di saper apprendere dai compagni più esperti, “rubando” pillole sia a Mattia Busato che ai due compagni di squadra:

Per me avere questi modelli di riferimento è un aspetto fondamentale, si è poi creata quell’amicizia che ti permette di lavorare con più serenità. Per noi che viviamo perennemente sul tatami è vitale avere una grande intesa, perchè poi si riflette tutto in gara. Questo primo risultato dopo un’astinenza così prolungata dalle gare deve essere il viatico giusto per gli obiettivi futuri. Per quanto mi riguarda sono estremamente contento, arrivavo da un periodo difficile e quando non si è del tutto sereni viene un po’ a mancare quella componente fondamentale per dare il massimo. Fortunatamente ci siamo rimessi in carreggiata nel migliore dei modi, è proprio vero che basta una scintilla per riaccendere tutto: la nostra fiammella si chiama finale per l’oro e cercheremo di metterla al collo.”

 

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