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Video review Kumite WKF

Tutto quello che c'è da sapere sulla Video Review del Kumite WKF. Come funziona, le norme formali e la tattica del coach.

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Introdotta nel 2015, la video review è parte del processo agonistico di Kumite. Piano piano sta arrivando alle competizioni nazionali (FIJLKAM) e presto sarà in tutto il karate agonistico, anche in quello di medio livello.

Per questo è importante capire insieme di cosa si tratta, come funziona e come applicarla al meglio.

Perché nasce la Video Review

La Video Review è nata come replay di un azione in ambito televisivo per permettere di godere dei momenti salienti di un evento sportivo. È arrivata poi a essere utilizzata come strumento di valutazione o di assistenza arbitrale molto recentemente.

La Video review esiste in molti sport: nel tennis, nel volley, nel baseball, nel basket, nell’hockey, nel rugby e nel calcio, dove prende il nome di VAR. Come vedremo non tutti gli sport ne fanno lo stesso utilizzo.

La Video Review Assume nomi diversi tra i quali: video assisted referee (VAR), video referee, video umpire, instant replay official, video review appunto.

Si tratta di un replay istantaneo dopo la chiamata di revisione che permette di rivedere l’azione con strumenti video analitici che con la funzione del rallenty, e la visione con angoli diversi permette di valutare un azione sportiva che è risultata difficile da analizzare a occhio nudo in presa diretta.

In molti sport la chiamata da parte del giocatore o del tecnico permette di interrompere il gioco per valutarne la correttezza. In alcuni casi la chiamata è da parte dei giudici/arbitri che lo utilizzano nei casi dubbi per dipanare il più oggettivamente possibile diatribe di valutazione.

Introdotta soprattutto dove il gioco è molto veloce e dove parametri di valutazione soggettiva potrebbero sovvertire le sorti di un incontro/partita/gioco.

Perché la Video Review nel karate

Le azioni di karate nel kumite sono fondamentalmente tecniche di braccio e di gamba e tecniche di proiezione. Le tecniche di percussione devono essere eseguite con una serie di parametri e con il dovuto controllo per poter essere assegnate come punti validi.

Le tecniche di karate hanno assunto una velocità impressionante e la riduzione delle distanze, in alcune tecniche, ha ridotto notevolmente la possibilità di decisione corretta da parte dei giudici che possono non visualizzare una tecnica a segno. Pensate ad un gyaku zuki da corta distanza o un mawashi geri in uno scambio di anticipo.

Inoltre la posizione dei giudici, seduti negli angoli dell’area di gara, ha migliorato la visuale per buona parte delle azioni ma è sempre possibile che uno o più giudici abbiano la visuale coperta in determinate azioni specifiche.

Considerato che la tecnica di Karate, che si muove ad alte velocità, deve essere valutata come valida da almeno due giudici contemporaneamente (entro 2″), capita sovente che ciò non avvenga e quindi che una tecnica valida non venga assegnata.

Leggi anche: Scopri le novità del regolamento di gara 2022

Quanti errori ci sono?

Da una analisi scientifica Svedese durante una gara di Premier League e precisamente l’Open di Parigi nel 2019 è emerso che:

“Sono stati analizzati un totale di 283 incontri di karateka maschile e 272 incontri di karate femminile. Il numero di partite in ciascuna categoria di partite era il seguente: 528 partite del turno di eliminazione, 19 partite per la medaglia di bronzo e 8 partite per la medaglia d’oro. Nel corso di 195 partite non sono stati richiesti ricorsi in video-recensione. 

Per le restanti 360 partite, sono stati eseguiti un totale di 527 ricorsi di video-review. La distribuzione del numero di corrispondenze con 1, 2, 3, 4, 5 e 6 recensioni video è stata rispettivamente di 231, 101, 21, 5, 1 e 1. In totale sono stati respinti 365 ricorsi (69,3%) e accolti 162 ricorsi (30,7%). Il tempo per una revisione video era in media di 43 ± 20 s e variava da 16 s a 133 s.

I punti assegnati, dopo che le recensioni video hanno cambiato il risultato della partita per un totale di 47 partite, che corrispondeva al 13,1% delle partite con recensione video e all’8,5% di tutte le partite analizzate.”

Quindi il 30% dei ricorsi video significa che 1 tecnica su 3 effettuata dall’atleta e ritenuta come valida dal coach è risultata, dopo il riesame, valida anche per i giudici. Il 13% degli incontri sono stati sovvertiti dalla video review!

La ricerca scientifica molto interessante va ad analizzare anche altri parametri e vi invito a leggerla qui.

La Video Review nel karate

Durante l’incontro di kumite vengono applicate 2 o 4 telecamere che riprendono l’incontro. Al momento della richiesta da parte del coach l’incontro verrà interrotto e il giudice addetto con il tecnico della video review visioneranno sul monitor la ripresa video relativa all’azione richiesta. La valutazione del giudice addetto sarà esternata attraverso una accettazione della richiesta o una negazione.

Il video potrà essere visionato dalle diverse angolazioni in funzione del numero delle telecamere e a velocità normale o ridotta.

  • La video review del karate può essere richiesta solo per proporre una tecnica ritenuta valida che è stata ignorata dai giudici/arbitro. Quindi solo proposte positive per il proprio atleta.
  • L’azione valutata sarà solo quella richiesta del coach che chiede la video review.
  • La video review deve essere richiesta prima dello YAME dell’arbitro.

Come utilizzare la video review Karate in pratica

Il coach che vuole ottenere la video review dovrà alzarsi in piedi e alzando il cartellino in alto con il braccio sollevato. In questo modo otterrà lo Yame dell’arbitro.

Il coach supervisor, seduto tra le due postazioni dei coach, si alzerà in piedi e ritirerà il cartellino del coach e chiederà per quale motivo è stata richiesta la video review.

Il coach segnalerà al supervisore quale azione vuole essere valutata:

  • Pugno all’addome – Chudan tsuki –> pugno chiuso verso il proprio addome
  • Pugno al volto – Jodan tsuki –> Pugno chiuso verso il proprio volto
  • Calcio all’addome – Chudan keri –> Mano aperta appoggiata sul proprio fianco
  • Calcio al volto – Jodan keri –> Mano aperta appoggiata al proprio volto

Il coach supervisor segnalerà mostrando il cartellino e ripetendo il gesto al tavolo centrale cosa valutare.

A questo punto l’arbitro si sposterà di fronte al tavolo della giuria e segnalerà con l’apposito gesto delle mani (disegnando un rettangolo con gli indici) di fermare la registrazione e effettuare l’analisi del video.

Entrambi gli allenatori possono chiedere in una azione la video review è fondamentale che questo avvenga prima che l’arbitro ha effettuato la gestualità suddetta.

L’operatore cercherà nel video l’azione e insieme al preposto giudice analizzerà la tecnica richiesta e verrà deciso se accettare la richiesta o meno.

Se viene accettato con il cartellino verde YES la richiesta di revisione segnalerà con apposita gestualità il tipo di punto da assegnare. In caso di rifiuto verrà mostrato il cartellino rosso NO.

In caso di diniego il coach supervisor tratterrà il cartellino, sul monitor scomparirà il simbolo della VR e l’arbitro centrale tornando al proprio posto effettuerà la gestualità del Torimasen.

A questo punto, dopo la valutazione da parte del giudice centrale, il coach si risiede al proprio posto.

Se viene ritenuta corretta la richiesta del coach e accettata la video review il coach supervisor restituirà il cartellino della VR e potrà essere riutilizzato più volte anche nello stesso incontro. L’arbitro assegnerà il punto.

Se invece il cartellino viene ritirato verrà restituito solo dopo le fasi eliminatorie in semi-finale o nella finale dei ripescaggi.

Tattica della Video Review (paragrafo vietato ai Giudici 😉)

Come tutte le componenti di uno sport situazionale dove il singolo punto può fare la differenza essere un coach allenato ed in grado di utilizzare ad hoc la video review diventa determinante.

Quali sono gli aspetti da considerare per il coach:

  • Parsimonia: Se perdo il cartellino in una azione poco sicura non avrò la possibilità magari di intervenire su una migliore (non assegnata) che avviene successivamente.

    Quindi non sprecate inutili VR. Il vostro atleta vince, con un margine ampio (3-0 con senshu), forse c’è una tecnica che potrebbe ampliare il margine… il rischio è però di non avere l’uso della VR per tutti gli incontri delle eliminatorie… diverso è se si tratta dell’ultimo turno prima delle semifinali.
  • Altruismo: Se il proprio atleta perde e non vi giocate la video review non è che vi rendono la cauzione!
    Quindi negli scambi finali di un incontro in svantaggio potete “provarci” anche su una tecnica incerta.

    Nessuno vi regalerà nulla, ma magari, l’interruzione potrà essere utile anche per preparare gli ultimi secondi alla ricerca di una rimonta, anche grazie alle considerazioni e suggerimenti del tecnico che può fare nei 30″ di pausa.
  • Non si applica la priorità e quindi anche se vi è una assegnazione di un punto da parte dei giudici per l’avversario, il coach, può chiedere l’analisi della tecnica del suo atleta.

    Basta che questo avvenga prima dello Yame dell’arbitro. Quindi reattivi come se toccasse a voi a combattere!
  • Non verrà ritenuto cartellino da ritirare se nel caso di richiesta VR la tecnica viene ritenuta controllo e quindi sanzionato con C1 e la card viene restituita. Lo stesso avviene con una categoria di ammonizione C2 (es: proiezione con due mani correttamente eseguita e chiusa).

    Quindi se l’azione tecnica vi sembra valida richiedete la VR, se poi l’arbitro valuta che c’è stato un mancato controllo otterrete tuttalpiù un ammonizione per il vostro atleta e comunque la restituzione del cartellino.
    Attenzione!

    Se il vostro atleta ha già diversi C1 attenzione a richiedere la VR perché potrebbe essere convertita in controllo, che magari l’arbitro aveva lasciato correre, e quindi sanzionerà il vostro atleta senza chiedere la visualizzazione del video.
  • Attenzione: istruite gli atleti a non effettuare gestualità di richiesta della VR perché questo tipo di atteggiamento gli costerebbe una ammonizione C2.

    Segnali da briscola a coppie lasciateli al tavolo da gioco.
  • Richiedere la Video Review solo se certi della tecnica che vi è sembrata a segno: se avete visto un pugno al viso e lo segnalate al tronco, anche se era punto non verrà assegnato perché non congruo con la vostra richiesta. Quindi alzate subito il braccio ed il cartellino alzandovi in piedi.

    Poi al coach supervisor dite con le parole la tecnica (es. chudan zuki) e fate con la mano la corretta gestualità. Controllate anche che lui stesso riferisca con apposita gestualità quanto riferito.
  • Attenzione agli angoli morti! Difficile istruire gli atleti di combattere dove le tecniche sono visibili.

    Sappi comunque che in caso di impossibilità di visione da parte delle telecamere della tecnica nel suo intero percorso (soprattutto arrivo a bersaglio) verrà indicato un MIENAI da parte dell’arbitro che dichiarerà così impossibile effettuare la valutazione e vi verrà comunque restituito il cartellino.

Dove andrà il kumite agonistico del futuro?

Sicuramente gli strumenti tecnologici/informatici/video saranno sempre più utilizzati, i tempi di riesame saranno sempre più brevi e forse potremo giustificare anche maggiori interruzioni per valutare la tecnica a fronte di una garanzia della corrispondenza di quanto accaduto nei minuti di gara e il risultato finale.

Possiamo ipotizzare di ridurre gli ufficiali di gara potenziando il sistema di video review. Se ne parla da anni ed è probabile che con 2 arbitri e 4 telecamere si riesca a fare di più e meglio.

Ci sono dei limiti negli strumenti, non essendo contemplato un contatto in Newton tipo nel Taekwondo, dove corpetti e sensori decidono i punti, rimarremo sempre vincolati al giudizio soggettivo di chi arbitra o di chi osserva il video.

Chissà se un intelligenza artificiale riconoscerà i punti direttamente al posto nostro…

Bandierine elettroniche

Già, come anticipato nelle novità 2022 della WKF, si parla di bandierine elettroniche, con gli ufficiali di gara che premeranno dei pulsanti (accade già nella Boxe) per determinare se ci sono o meno dei punti… vedremo come questo inficerà nell’attribuzione dei punti andando a sparire la “bandierina di appoggio”…
Attualmente accade che una tecnica vista al 85% da un giudice che magari non vede l’arrivo a bersaglio venga segnalata valida dallo stesso perchè “appoggia” la bandierina del collega che è in posizione ottimale per vedere l’ultimo 15%.

Esempio: “Se te che sei in posizione per vedere se il calcio ha toccato il volto, alzi la bandierina, mi fido e io che ho visto quasi tutta la tecnica ti appoggio nella decisione e alzo la bandierina”.

Con il sistema elettronico dei punti non c’è più questa visione e quindi verranno meno molte tecniche per le quali “si alzerà” un solo pulsante del giudice e quindi la tecnica non verrà assegnata come punto.

Ed è in questo caso che ancora di più è indispensabile una video review.

Il mondo del karate è in continua evoluzione e quindi sperimentiamo per trovare delle soluzioni che migliorino l’esperienza di gara per tutti! Soprattutto per gli atleti in gara!

Altra nota della video review futura che magari possa essere utilizzata anche dagli stessi arbitri come verifica e quindi chiamata anche da loro per visionare quanto accaduto in modo più “tecnologico”!

 

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